La nostra trasformazione interiore si risveglia con l’irrequietezza e con l’insoddisfazione.Queste ci assalgono anche quando abbiamo raggiunto la meta che ci siamo prefissati, quella tanto sognata e proviamo una sensazione di vuoto. Da qui la consapevolezza che oltre tutto c’è uno scopo superiore, ma che non riusciamo ad identificare…Ed ecco che misteriose e particolari coincidenze ci fanno avanzare al nostro destino stimolando la nostra vitalità, illuminando la nostra esistenza come effetti magici.
Il corso della nostra vita è caratterizzato da incontri casuali, da due persone che si imbattono all’improvviso, da qualche frase percepita per caso,da una porta che si apre.. E’ capitato a tutti di pensare ad una persona e di ricevere la sua telefonata, magari nella conversazione vi era un messaggio importante.
Non dobbiamo sottovalutare gli avvenimenti banali ed esaltare solo quelli eclatanti che ci appaiono meravigliosi,perché anche negli episodi semplici della nostra vita c’è un segnale che potrebbe essere molto significativo nelle risoluzione di un problema.
Le coincidenze accadono quando ne abbiamo bisogno, forse perché una condizione di infelicità e problematica offre alla sorte di adempiere un ruolo primario.
Alcune tesi dell’esoterismo affermano che la carica emotiva e una forte energia possono attirare nella nostra vita ciò che desideriamo.Il meccanismo delle coincidenze (strane,divertenti,importanti) ci fanno crescere e capire che la vita non è solo sopravvivenza fisica.
Ha ognuno di noi è data almeno una coincidenza significativa, forse l’abbiamo percepita e grazie a quella siamo felici di essere quello che siamo, forse non l’abbiamo riconosciuta e la nostra vita ha preso una strada diversa.
Ogni giorno noi siamo tutto il tempo, il passato perché tutto quello che abbiamo vissuto è in noi e nessuno e niente potrà cancellarlo, il presente perché stiamo vivendo quel momento, il futuro perché lo costruiamo giorno dopo giorno.
Ricordiamoci che anche “non scegliere” è “una scelta”.

La vita come una stazione
Alla stazione ho imparato ad osservare la gente, a percepire le emozioni, inventando una loro storia, mettendo insieme quei frammenti della personalità che intuivo.
Quante vite s’incrociano per un attimo e poi non non si incontrano più.
La stazione lenta, fatta di infinite attese, di sala d’aspetto, di trafile alla biglietteria,di corse per non perdere il treno.
Gente che si aspetta, si abbraccia, si dice addio.
La nostra vita.
C’è sempre un treno che passa e magari è proprio il nostro, quello che realizzerà i nostri desideri, starà a noi riconoscerlo e soprattutto salirci in tempo, né un minuto prima,né un minuto dopo.
Chissà, magari lo aspettiamo per anni in quella sala d’attesa e vediamo passare davanti a noi altre persone che salgono sul proprio.
Forse perderemo tutti i treni per indolenza o perché ci manca il coraggio di rimetterci in discussione. Restando seduti per tutta la vita.
In quella stazione,magari incontreremo l’amore della nostra vita, sigillato dal “per sempre” o ci scambieremo l’ultimo bacio.
Tutto va come deve andare.
Ma vale la pena di rimettersi in discussione, di rischiare l’apparente tranquillità,emozionarsi ancora,rivalutarsi,stimarsi,insistere nella realizzazione di un progetto nel quale fermamente ci crediamo, manifestare un sentimento…
Essere veri e soprattutto sentirsi vivi.