Come mangiavano i nostri antenati?
I crani virtuali mostrano che alcuni nostri predecessori avevano un muso adatto a rompere robusti gusci di noce.
U n gruppo di ricerca guidato da David Strait (dell’università di Albany9 e Gerhard Weber (dell’università di Vienna) ha simulato con modelli biomeccanici la distribuzione del carico nel cranio di Australopithecus africanus e l’ha confrontata con quella attuale macaco cinomologo(Macaca fascicularis) che vive nel Sud-Est asiatico.
Per farlo si sono avvalsi della cosiddetta Analisi degli elementi finiti(Fea), un metodo computerizzato che “scompone” corpi complessi in parallelepipedi e tetraedri in modo da rendere più facile l’esecuzione dei calcoli. Per questo innanzitutto necessario ricostruire i crani con modelli tridimensionali molto accurati. Il cranio preumano,per esempio, è stato “ricomposto” a Vienna, sede di un centro di antropologia virtuale all’avanguardia , a partire da due esemplari incompleti provenienti dal Sudafrica.
Anche oggi se l’uomo ne fosse costretto, a mangiare sempre gusci di noci ben presto si evolverebbe con una mascella più prominente.Tratto d Geo Mag. 2009