Il popolo più amato dagli etnologi
Si chiamano Dogon,vivono nel Mali su una falesia protetta dall'Unesco e sono uno degli oggetti di ricerca preferiti dagli studiosi delle civiltà. Perché hanno un universo culturale complicato. E misterioso come le loro maschere. Tanto che finora nessuno è mai riuscito a decifrarlo del tutto.
In un discorso lungo 33 giorno un Dogon raccontò al ricercatore la creazione del mondo!
Tutto inizia nel lontano 1931 quando un gruppo di ricercatori, quali Marcel Griaule, a discapito di chi non la pensava come loro, lasciò la Francia e si diresse alla scoperta dei Dogon.
Essi sembrano vivere in un mondo “verticale”. In molte danze infatti essi si inerpicano in altissimi trampoli e passeggiano attorno al baobab, l'albero magico e da cui essi ricavano in un terreno sterile, delle corde. Altri Dogon tengono in equilibrio maschere totemiche altre il doppio del portatore. La descrizione che ne trassero i ricercatori fu ottimistica. In una loro elencazione descritta poi ampiamente nel volume del 1948 “Dio d'acqua”, affermavano che tutti gli altri africano che avevano avuto modo di conoscere apparivano solo grotteschi e definiti meschini. Elogiarono questo popolo a tal punto che ancora oggi i moderni ricercatori fanno fede al testo originale. Griaule disse inoltre che i Dogon sono un popolo mistico per eccellenza. Osservano una roccia particolare e ne fanno una poesia, le loro donne dicono molto semplicemente che raccolgono le stelle del cielo per fare giocare i loro bambini, parlano di un unico Dio assoluto, Amma, che era all'origine di tutto e di cui l'uomo poi ne trasse esempi di virtù.
I Dogon celebrano la festa di Sigui, che determina la data della stella compagna di Sirio. Un giorno Griaule chiese loro come facessero a conoscere la stella accanto a Sirio non visibile ad occhio nudo, avrebbero dovuto conoscerla 2000 nni prima!Un giorno il paleoastronomo negli Stati Uniti disse che molto tempo fa, esa eramolto più luminosa di adesso.
I Dogon hanno una eccezionale tradizione e capacità artigianale, e una spiccata percezione sensoriale. Quando i Dogon appresero della morte di Griaule, spezzarono una matita, in senso simbolico. Essi infatti alla morte di un loro congiunto usano spezzare la zappa ne senso che egli non potrà più zappare la terra in vita
Certo è che tuttavia i francesi hanno da sempre usurpato i loro averi,sin dal lontano 1880 amavano infatti raccogliere souvenir da portare a Parigi e mostrare ai loro amici. Penetravano nelle loro grotte, li saccheggiavano e poi sparivano nel nulla, lasciando così l popolazione nella più completa disperazione. Tuttavia oggi nella speranza che le nuove scoperte possano agire solo per il loro bene comune ben vengano tutte le altre spedizioni!