Il camouflage: la cosmesi degli in estetismi cutanei
Il camouflage: la cosmesi degli in estetismi cutanei
E' probabile che per la maggior parte delle donne, truccarsi sia un'occasione per esaltare la propria bellezza, sentirsi più affascinanti e, perché no, giocare con i colori e mascherare qualche piccolo difetto. Occhiaie? Un brufolo? Facile nasconderli con un po’ di pratica: l'importante è che nessuno se ne accorga, l'imperativo è essere perfette, o meglio apparire tali!
Anche se in molti casi un correttore ed un velo di cipria risultano un efficace rimedio per tenere a bada le proprie insicurezze, non tutti hanno la fortuna di un volto, di una pelle da rendere più attraente: alcune, o meglio alcuni, hanno un gravoso fardello da nascondere. Può trattarsi di un angioma, una cicatrice, una forma acuta di dermatite e molto altro ancora, può limitarsi ad un problema estetico di poco conto o rendere difficile il rapporto con la propria persona e col mondo esterno.
Chiunque abbia provato sulla sua pelle ciò di cui si sta parlando sa come pochi centimetri quadrati sulla superficie di un intero corpo abbiano la capacità di sottomettere e spegnere anche gli occhi più luminosi, di far sentire insignificanti anzi, il più delle volte, di far nascere il desiderio di sparire. E' chiaro come soltanto il parere e le prescrizioni di un medico qualificato possano rivelarsi utili ad attenuare ciò che affligge chi richiede un aiuto.
Nonostante i progressi della medicina al riguardo un problema estetico o dermatologico particolarmente grave si attenuerà soltanto dopo lunghi mesi di trattamento costante, arrivando nel tempo ad una risoluzione accettabile per chi lo vive.
Il risultato non potrà essere una pelle nuova e priva di qualunque traccia del suo passato, quanto piuttosto un notevole miglioramento, sufficiente a riconsiderare la propria immagine e ad accettarla in tutti i suoi aspetti.
In alcune situazioni l'impossibilità di integrare come parte di sé ciò che si ritiene deturpante può causare ferite psicologiche ancor più difficili da rimarginare, segni di una profonda sofferenza provocata dal voler a tutti i costi eliminare quello che si detesta dell'aspetto esteriore e che pure ne fa parte.
Un aiuto in tal senso lo possono dare le tecniche di camouflage, un particolare make-up correttivo che può rivelarsi un valido ausilio per rendere meno visibili inestetismi cutanei importanti, ad esempio per minimizzare gli effetti di trattamenti di peeling o radioterapia, per intervenire su cicatrici particolarmente evidenti dovute a traumi o ustioni.
Il camouflage nasconde il difetto, facendolo percepire meno condizionante ed offrendo una soluzione a quei casi in cui il trucco si rivela l'opzione migliore per mascherare problemi cutanei gravi o permanenti. I prodotti si basano su componenti altamente coprenti, in grado di resistere all'acqua, rimanendo inalterati nell'arco della giornata. Potrebbe essere lo stesso dermatologo a consigliare il camouflage, fissando ad esempio un appuntamento con un truccatore professionista che sia in grado di individuare il metodo migliore per coprire ed uniformare le alterazioni cutanee e ricondurle ad un aspetto il più naturale possibile. Generalmente per ottenere il risultato desiderato vengono utilizzate delle creme estremamente dense e compatte contenenti cere, mix di oli minerali e vegetali, pigmenti, delle polveri fissative e degli stick correttori.
Il metodo dipende dalle condizioni e dalle lesioni del paziente, dalla tonalità della pelle del soggetto e dalle discromie da correggere basandosi sulla teoria dei colori e scegliendo la tonalità più idonea alle esigenze del caso.
Generalmente, dopo poche sedute, chi ricorre al camouflage è in grado di riprodurre lo stesso effetto a casa, scegliendo i prodotti adeguati consigliati da chi lo ha seguito. Altro valido complemento è il trucco semi-permanente, che consiste nell'iniettare nel derma micropigmenti, con il vantaggio di una durata prolungata nel tempo.
La sperimentazione ha portato ad un notevole miglioramento nella consistenza dei prodotti, che risultano sempre più adattabili all'aspetto dell'incarnato naturale, oltre ad essere ipoallergenici ed utilizzabili anche sull'acne in fase attiva.
Non si tratta semplicemente di mascherare: si tratta piuttosto di imparare ad interagire con quella imperfezione per cui si prova repulsione, di guardarla, affrontarla, renderla sopportabile o in alcuni casi invisibile e relazionarsi in modo positivo con se stessi e con gli altri.
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