Il “ Fregio della latteria”, un bassorilievo sumero, prova che la lavorazione del formaggio ha origine antica quanto l’uomo. Infatti, il “Fregio della latteria” raffigura dei sacerdoti intenti a produrre il formaggio. Più esattamente, si tratta di reperti di origine mesopotamica dati III millennio a.c. La stessa etimologia della parola formaggio e cioè formos, la dice lunga. Infatti, stando alla mitologia greca, le Ninfe hanno elargito al figlio di Apollo, Aristeo, il segreto di cagliare e trasformare il latte, di dargli forma. Infatti, ai Greci va lo scettro per aver creato una grande varietà di formaggi, da quelli a pasta molle a pasta dura, integrando il prodotto con condimenti quali fichi, mele, olive, cipolle ed erbe che hanno anche donato estro a famose località di produzione come Lesbo, Cinto, Creta, Beozia, Chersoneso. Per gli amanti del genere, chi non ricorda come Omero, descrive per bocca di Ulisse le attività casearie del ciclope Polifemo?
Ad ogni modo, il formaggio, può essere mangiato da solo o accompagnare simpatici piatti. Un esempio? I tranci di tacchino con formaggio!
INGREDIENTI:
- Cipolla bianca
- Petto di tacchino
- Peperoni gialli e rossi
- Formaggio asiago o altro
- Nocciole
- Olio d’oliva
- Sale
- Pepe
Affettare le cipolle. Tagliare i peperoni a listarelle. Sgusciare e tritare le nocciole. Unire con l’asiago tagliato a cubetti e mescolare. Condire con olio e sale. Tagliare il petto di tacchino a listarelle e cuocere in una padella bagnata d’olio. Una volta cotto, unire le listarelle di petto di tacchino agli altri ingredienti e spolverare le nocciole tritate.
FONTE: http://www.benessere.com/alimentazione/alimenti/formaggio.htm