Cavoli: sono ricchi di fosforo, calcio e vitamina C, tanto che per secoli le popolazioni, che non disponevano di agrumi, li hanno considerati la miglior fonte di approvvigionamento di vitamina C; contengono anche antiossidanti, betacarotene, clorofilla e vitamina E, ideali per contrastare l'invecchiamento delle cellule. La varietà dei colori dei cavoli è da attribuire ai fenoli, sostanze coloranti attraverso le quali la pianta si difende dalle radiazioni esterne, questa difesa contro i raggi "Uva" che invecchiano la pelle, viene trasmessa anche a chi li mangia. Sono consigliati a chi soffre di gastrite o ulcera perché regolano l'intestino, sono digestivi, antinfiammatori, antiulcerosi e cicatrizzanti perché producono mucina. Non è indispensabile mangiarli cotti ma anche crudi, ad esempio in insalata, conditi solo con olio sono più digeribili e accompagnati ai salumi permettono di limitare i nitrati, sostanze dannose presenti nei salumi, grazie alla vitamina C. Ne esistono di molti tipi: il cavolfiore, che ha origini in Medio Oriente e nel Mediterraneo; è composto da un grande fiore bianco contornato da grandi foglie verdi. Si può abbinare con la carne, con il pesce e con le uova. Il cavolo verza, tra tutti i tipi di cavolo è il meno digeribile, è il più grande con foglie verde scuro all'esterno e bianche all'interno, ha un sapore aromatico e non troppo dolce. Il cavolo cappuccio, ha foglie lisce e verde chiaro che formano una grossa palla; può essere consumato anche crudo tagliato finemente. Il cavolo rosso, assomiglia molto al cavolo cappuccio ma ha foglie color bruno porpora. I cavolini di Bruxelles, sono palline grosse quanto una noce; i migliori hanno foglie verdi, sono gonfi e duri; accompagnano bene la cacciagione, tutti i volatili, il maiale e sono ottimi anche con le castagne. I crauti, contengono vitamina B e C e sono un'ottima alternativa ai limoni come terapia antiscorbuto, anche se contengono una notevole quantità di sale per cui sono sconsigliati a chi soffre di ipertensione.