Gli studi sulle cellule staminali cordonali e loro importanza nell’ambito della applicazione clinica sono argomenti di cui si sente parlare con frequenza sempre maggiore. Ma per chi non è del settore capire perché la
conservazione cellule staminali sia tanto importante potrebbe non essere immediato. Cerchiamo qui di spiegare nel modo più chiaro e semplice possibile quali sono le funzioni e le potenzialità di queste cellule, partendo dal grande insieme delle staminali. Per definire queste cellule partiamo dalle loro fondamentali caratteristiche: sono indifferenziate, ovvero non hanno un’identità funzionale definita, sono in grado di auto-replicarsi originando altre staminali e possono dare vita potenzialmente a tutte le cellule esistenti nell’organismo umano adulto [1].
Possiamo classificare le cellule staminali in tre tipologie, a seconda della loro provenienza. Le staminali embrionali sono le unità presenti nell’embrione umano [2]. Sono cellule pluripotenti, capaci di generare tutte le cellule presenti nell’individuo adulto, escluse quelle dei tessuti extra embrionali. L’utilizzo di questa tipologia di staminali è però molto ridotto a causa di questioni etiche tuttora molto dibattute.
Le staminali adulte, categoria più ampia, sono cellule presenti in tutti gli organi e tutti i tessuti presenti nell’organismo umano. Di questa categoria fanno parte le cellule staminali ematopoietiche e le staminali mesenchimali.
La terza tipologia è quella delle staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale. Le cellule cordonali, sono staminali multipotenti che possono dare origine, differenziandosi, a diverse tipologie cellulari e sono pertanto ritenute molto interessanti nell'ambito della medicina rigenerativa [3]. In particolare, il sangue cordonale viene prelevato al momento del parto senza alcun pericolo ne per la madre ne per il bambino appena nato. Il loro utilizzo in ambito clinico, infine, non è associato a discorsi etici come quelli legati all’utilizzo delle staminali embrionali.
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Note
1. Thomson, J.A., et al., Embryonic stem cell lines derived from human blastocysts. Science, 1998. 282 (5391): p. 1145-7.
2. Menendez, P., et al., Human embryonic stem cells: potential tool for achieving immunotolerance? Stem Cell Rev, 2005. 1(2): p. 151-8.
3. Francese, R. and P. Fiorina, Immunological and regenerative properties of cord blood stem cells. Clin Immunol. 136(3): p. 309-22.