
Oggi voglio proporvi una ricetta molto antica, ma molto conosciuta, utilizzando gli ingredienti e il procedimento della mia cara nonna.
La genovese è un primo piatto che in realtà non c’entra niente con Genova. E’ al contrario un piatto caratteristico della più antica tradizione partenopea: un succoso stracotto di carne (un bel pezzo di manzo, di maiale o di vitello) per fami forti che fa da prima e seconda pietanza nell’allegra tavola della domenica. Sì, perché, come tutte le piatti più gustose, ricerca una lunga preparazione. A base di cipolle, il sugo alla genovese è corposo e pastoso, dal particolare colore dorato e odorosissimo; insaporisce i maccheroni (rigatoni, maltagliati, mezzanelli o ziti spezzati a mano) e, poi, la carne dipesa a fette e con una gran bella insalata verde di contorno. Anche allora un indovinello, pronunciavamo, il nome della ricetta che resta del tutto ignota ai liguri ma che, da secoli, nutre supposizione, opinioni e trattati degli storici della arte culinaria. Per alcuni tutto mandare nuovamente al cognome del cuoco che la escogitò, per altri era il piatto che più di ripetuta sorgeva sulla tavola dei genovesi di stanza a Napoli che, per la loro conosciuta avarizia, al mercato dei generi alimentari prediligevano di gran lunga il bulbo più saporito ma meno caro!