La genesi dell’olio d’oliva risale al VII secolo a.c. con la coltivazione dell’ulivo in Calabria. Furono i greci a portare la coltivazione dell’ulivo e i romani a favorirne le tecniche di coltivazione. Tra l’altro, alcune scoperte all’interno dei fondali della Palestina hanno dimostrato che l’origine dell’olio d’oliva o meglio della pianta d’ulivo risale a ben 6.000 anni fa. È testimoniato anche dal ritrovamento nell’area siro-palestinese di resti di coltivazione di ulivi molto simili a quelle attuali. Anzi, stando a qualche leggenda, per gli Ebrei l’ulivo era già noto al tempo di Adamo. I popoli che si sono impegnati a diffondere l’ulivo per tutto il mediterraneo sono Babilonesi, Fenici, Egizi, Etruschi, Greci, Cartaginesi, Arabi e Romani. Infine, persino la Bibbia e il Corano citano questa pianta. L’olio d’oliva corrisponde ad un vero e proprio toccasana naturale, in particolare per i problemi cardiovascolari. Infatti, alcune ricerche hanno testato che le popolazioni del Sud e del Mediterraneo che consumano quotidianamente, presentano indici molto bassi di mortalità per infarto al miocardio. Tra le molteplici proprietà, l’olio d’oliva è adatto per esaltare vari cibi. Inoltre, essendo un grasso insaturo e vegetale non dovrebbe avere controindicazioni. È particolarmente digeribile e sembra addirittura che i suoi composti stimolino la secrezione gastroenterica. La medicina ha dimostrato poi che l’abituale uso di olio d’oliva esercita un’azione favorevole sullo stomaco in presenza di disturbi irritativi. Si è scoperto essere anche un protettore dell’ulcera duodenale. Grande alleato delle donne anche nel vincere la stitichezza perché svolge un’ottima azione di regolamento. L’olio d’oliva è regolatore anche nella prevenzione della vecchiaia. Favorisce inoltre la digestione e l’assorbimento delle vitamine liposolubili, cioè quelle che si sciolgono solo in presenza di una sostanza grassa. Quindi lunga vita all'olio d'oliva sulle nostre tavole!
FONTE: http://www.frantoio.biz/storiadellolio.html/