IL TORRONE E LE SUE ORIGINI
A Benevento  la tradizione del torrone risale all'epoca sannita. apprezzato e consumato dalle classi agiate, come da quelle più povere, il torrone era conosciuto già al tempo dei Romani come dimostrano alcuni scritti di Tito Livio A Siena il torrone locale è venduto in dischi, denominati "copate" tutt'oggi. Tale specialità restò sempre in uso nel corso dei secoli sia a livelli domestici che artigianali finché subì radicali modifiche ed evoluzioni alla metà dell'Ottocento poiché nel 1871 si avviò la produzione dei torroni in carta e in astucci e grande impulso al settore diedero le numerose ditte molte delle quali, nel 1908, consorziate nelle Fabbriche Riunite del Torrone di Benevento.E’ dolce tradizionale  campano che si prepara in occasione della ricorrenza dei defunti e Ognissanti, nei primi giorni di novembre: Il torrone dei morti.
Il nome può ingannare, non è il classico torrone a base di miele ma un dolce pieno di cioccolato, generalmente a base di nocciole, morbido e cremoso, la cui forma ricorda un po’ la bara o “tauto” in dialetto napoletano. Un attentato alla linea ma è così buono che un piccolo sgarro si può fare!
Come per tutte le ricette tradizionali ci sono tantissime leggende legate a questo dolce, in generale il torrone è un dono che le persone care preparano per i proprio defunti, un omaggio per il loro viaggio verso una vita migliore.
La ricetta è facilissima e veloce da preparare, quella originale prevede la crema “alba” un prodotto dolciario facilmente reperibile nella mia città, rende il torrone molto morbido ma all’occorrenza si può sostituire con crema spalmabile alle nocciole preferita o Nutella.
In questo periodo le vetrine di tutte le pasticcerie della mia città sono piene di questi torroni, anche di vari gusti ma la ricetta di base e quella che preferisco di più è quella tradizionale a base di cioccolato e tante nocciole.