Lo Zelten e la leggenda nord europea
Lo Zelten e la leggenda nord europea
Preparare lo Zelten, benedirlo e poi scrivere su dei foglietti di carta le lettere dell’alfabeto. La leggenda narra che lo Zelten sia un dolce dedicato a San Tommaso e che le giovani in cerca di marito, una volta cucinato lo Zelten, debbono scrivere su dei foglietti di carta le lettere dell’alfabeto, ripiegare i foglietti, metterli sotto il cuscino e al mattino pescare una delle lettere per sapere quale sia la iniziale del nome del futuro marito. Funziona? Bisogna provare!
Allora cominciamo preparando questo dolce tipico trentino, di origine nord europee, che serve per portare a buon fine la operazione matrimonio delle fanciulle in cerca di compagno.
Ingredienti:
Farina di segale a piacere
Un pizzico di lievito di birra
Noci secche
Mandorle sgusciate 100g
Frutta candita
Fichi secchi
Pinoli
Uvetta passa
Amarene candite
Grappa
Buccia di mezzo limone
Cannella
Chiodi di garofano
Miele 100g

Utensili indispensabili: Un pestello

Con il pestello riduciamo in piccoli pezzetti la frutta secca, mandorle, noci e pinoli, mescolandole ai fichi secchi a pezzettini, alla frutta candita e all’uvetta. Versiamo della grappa e un pizzico di lievito di birra e lasciamo fermentare per 18 ore il tutto in una terrina di vetro.

Il giorno seguente uniamo all’impasto dei chiodi di garofano tritati, cannella, la buccia del limone grattugiato e la farina di segale nella misura minima del 5% del totale dell’impasto. Leghiamo gli ingredienti con 100g di miele e impastiamo ben bene.

Aggiungiamo del’acqua a piacere per arrivare ad avere un impasto malleabile e poi diamo una bella forma rotondeggiante. Riponiamolo in una teglia imburrata e infarinata. Decoriamo il tutto con delle mandorle, dei pinoli e delle amarene candite.

Mettiamo in forno il dolce e lasciamolo cuocere per un’ora a circa 200°, una volta cotto estraiamolo e lasciamolo raffreddare.

Perché il rito funzioni bisogna fare in modo che il dolce sia poi diviso tra parenti o amici in modo che la coppia possa avere fortuna e amore in abbondanza, perciò deve essere fatto in tanti piccoli pezzi, dopo la cottura, donato ai propri cari e consumato il giorno dell’epifania.
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