In Italia,  le principali specie ittiche allevate sono la trota, orata e spigola; mentre le altre specie sono state provate ad essere allevate ma, per diversi motivi,  non hanno avuto successo; tra queste ricordiamo:
1) Sogliola   - difficoltà della specie ad avere uova di  qualità e quantità costanti;
-necessità di grandi spazi;
- elevate mortalità allo
  svezzamento (per   svezzamento si intende il passaggio
  dall’alimento vivo all’alimento commerciale nelle specie ittiche);
Questa mortalità è comune anche in altre specie ittiche, ma in particolare nella sogliola, in quanto è caratterizzata da una particolare metamorfosi molto evidente, che avviene verso i 18° giorno e si conclude al 30°giorno di vita; in questo periodo la sogliola passa dall’ aspetto con “simmetria bilaterale” fino ad assumere la classica forma “piatta”; ciò avviene grazie alla rotazione dell’asse dorso-ventrale e la migrazione dell’occhio sinistro sulla parte destra del corpo. (Lo svezzamento avviene dopo il 30° giorno).
-Non si adatta alle alte temperature, infatti sopra ai 20°C, si manifesta una patologia batterica (Libriosi); le soluzioni per risolvere questa patologia sono: utilizzo di mangime medicato , ma costa tantissimo; vaccini in fase larvale con bagni; oppure vaccini sui singoli individui a livello intraperitoneale.


2) Ombrina Boccadoro  caratterizzata da una grande capacità di utilizzare i lipidi come substrati energetici alternativi alle proteine, fino al 40% nella dieta, senza alterare le caratteristiche di grasso intramuscolare; pero, tale specie è poco richiesta sul mercato.

3) Sarago Pizzuto è una specie molto promettente;
però gli ultimi, c’è stata una manifestazione di una malattia
parassitaria a livello intestinale, che al di sopra dei 18°C  diventa
letale.

4) Tonno e Ricciola  che presentano problemi per quanto riguarda la riproduzione e l’ottenimento di larve vitali e un elevata mortalità allo svezzamento.