le farfalle
le farfalle
farfalle

Variopinte ali squamose
Ali coperte di squame, corpo peloso e bocca fornita di una spiritromba: sembra la descrizione di un essere fantastico con la testa d'elefante; invece stiamo parlando delle farfalle, simbolo di bellezza e leggiadria, i cui colori sembrano spesso usciti dal genio di un pittore astratto. Ma i colori non sono al servizio della vanità: le ali appariscenti delle farfalle sono 'pannelli' che emettono segnali, il codice di un linguaggio silenzioso che gli scienziati cercano di decifrare. Sia gli adulti delle farfalle sia le loro fasi larvali ‒ i bruchi ‒ giocano ruoli importanti e diversi negli ambienti in cui vivono
Una proboscide adatta ai fiori
Chi non conosce le colorate farfalle diurne che nelle giornate di sole gareggiano con i fiori per annunciare l'inizio della primavera o la continuità dell'estate? E chi non conosce le grigie falene, i cui corpi pelosi si aggirano di notte intorno alle finestre, attratte dalle luci artificiali? Le une e le altre, belle di giorno e guardiane di notte, sono insetti appartenenti all'ordine dei Lepidotteri, parola di origine greca che significa "ali squamose". Infatti, sia le farfalle sia le falene possiedono le ali rivestite da tante microscopiche squame colorate che compongono un mosaico di macchie, disegni e sfondi. Il corpo è spesso peloso, soprattutto nelle falene che, essendo notturne, devono spesso affrontare temperature più basse. Un'altra caratteristica fondamentale dei Lepidotteri è la spiritromba, un tubo formato dalla evoluzione delle mascelle che si sono allungate e fuse tra loro, formando una sorta di proboscide in miniatura. La spiritromba si arrotola verso il basso quando non viene utilizzata e viene distesa verso l'interno del fiore al momento del pasto. Infatti, la maggior parte dei Lepidotteri ha un'alimentazione nettarivora, ossia aspirano con la proboscide il nettare prodotto dai fiori.
Le farfalle hanno un rapporto di simbiosi mutualistica con le piante: ciò significa che traggono un reciproco vantaggio le une dalle altre. Mentre le farfalle si nutrono, il loro corpo si sporca di polline che viene involontariamente trasportato sul fiore che la farfalla visita successivamente. In questo modo gli ovuli dei fiori femminili vengono fecondati dai granuli pollinici che rappresentano gli spermatozoi delle piante.
Da bruco a farfalla
Caratteristiche delle farfalle sono le loro larve: i bruchi, volgarmente detti 'rughe'. Infatti i Lepidotteri fanno parte degli insetti olometaboli , vale a dire caratterizzati da una metamorfosi completa . Ciò significa che dall'uovo nasce una larva completamente diversa dall'adulto, il bruco appunto, che dovrà subire una serie di trasformazioni prima di diventare come i suoi genitori. Nella maggior parte dei casi, i bruchi sono divoratori di foglie e pertanto possono essere definiti parassiti di piante. Alberi, arbusti, erbe e liane: non c'è pianta che non abbia uno o più bruchi parassiti. Il bruco non ha bisogno di spostarsi molto per trovare il cibo: la madre ha deposto l'uovo proprio sulla pianta ospite, quella delle cui foglie lui si nutrirà. Quando i bruchi hanno raggiunto il massimo del loro sviluppo, diventano meno attivi, cambiano colore e compiono l'ultima muta diventando crisalidi o pupe. Queste rappresentano uno stadio di vita dormiente in cui il corpo dell'animale si demolisce e si ricostruisce internamente. Alla fine, la crisalide si apre ed emerge la farfalla che inizia pian piano a distendere le proprie ali aspettando che si asciughino.
Commenti
Non è stato pubblicato nessun intervento
DONNISSIMA.it © 2001-2024
Nota Importante : DONNISSIMA.it non costituisce testata giornalistica,la diffusione di materiale interno al sito non ha carattere periodico,
gli aggiornamenti sono casuali e condizionati dalla disponibilità del materiale stesso.
DONNISSIMA.it non è collegata ai siti recensiti e non è responsabile per i loro contenuti.