Nel panorama dei luoghi comuni quello più usato, specie nel complicato mondo sentimentale, riguarda l’attrazione degli opposti. È un ritornello che ci accompagna dall’adolescenza, giustificando spesso legami diventati trampolini di lancio nell’incertezza. Basta ripetere a se stesse che “gli opposti si attraggono” e troviamo, inconsciamente, un balsamo per amiche inconsolabili, relazioni tormentate, liti e passioni travolgenti. A sfatare la massima ci ha pensato Glenn Wilson, psicologo e docente del Gresham College di Londra, con un test basato sul cosiddetto “quoziente di compatibilità”, capace di indagare le affinità della coppia e il suo benessere. L’indagine, condotta su un campione di 2300 individui, grazie a un questionario sulle caratteristiche fisiche e psicologiche del partner, ha rivelato la stabilità e la compatibilità delle relazioni tra persone simili tra loro. A fare da collante affini gusti musicali, idee politiche, atteggiamenti e stili di vita. Dallo studio, gli opposti continuano a scegliersi, ma avranno forse un punto interrogativo più grande, che penderà come una spada di Damocle sulla longevità della loro unione? Studi a parte, tra scintille e carezze, la bellezza di una relazione, per molte, è ancora nell’incognita, in quei litigi spesso cercati per rinsaldare e dare pepe a un legame scialbo. Masochiste o nuove eroine? Nessuna generalizzazione è concessa nel frastagliato mondo interiore. Nella scelta dell’altra metà della mela spesso si segue quel particolare istinto, in un percorso che possa far accarezzare la colorata gamma dei sentimenti e delle emozioni.