La pillola del giorno dopo, ossia il metodo contraccettivo “di emergenza”, può ridurre il fibroma che rappresenta la forma più comune di patologia benigna del tratto genitale femminile, la cui incidenza si attesta attorno al 15-30% nelle donne di età compresa tra i 30 e i 50 anni. La notizia è stata resa nota sul New England Journal of Medicine, dove si legge che almeno il 25% delle donne mostra sintomi seri, tali da giustificare un trattamento con la pillola.

Nonostante l’incidenza elevata di questa patologia, la maggior parte dei leiomiomi (tumori benigni) rimangono asintomatici, solo il 10-20 % dei fibromi diventano sintomatici. Il sanguinamento è sicuramente il più importante tra i segnali e si presenta generalmente sotto forma di mestruazioni particolarmente abbondanti con presenza di coaguli, ed è spesso accompagnato da anemia conseguente alla perdita ematica ricorrente.

Nel corso dello studio condotto dai ricercatori delle Cliniques Universitaires Saint-Luc è stato mostrato come nelle pazienti che avevano assunto il farmaco il sanguinamento era divenuto meno abbondante, con conseguente riduzione del fibroma rispetto al gruppo delle donne che ha assunto un placebo (preparato privo di sostanze attiva). Il secondo studio, messo a punto dalla Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti, ha dimostrato come le donne che avevano assunto un dosaggio più alto della pillola del giorno dopo hanno avuto meno vampate di calore risultando così più efficace rispetto al Lupron, il farmaco normalmente utilizzato nella cura contro i fibromi.

Oltre al trattamento farmacologico con medicinali che hanno come bersaglio gli ormoni che regolano il ciclo mestruale e che sono utili per curare i sintomi come le mestruazioni abbondanti e il dolore pelvico, esiste quello chirurgico che può essere di tue tipo: l’isterectomia (la rimozione chirurgica dell’utero) e la miomectomia che rimuove il fibroma, conservando però l’utero.

Nicla