La voglia di essere perfette colpisce sempre più le giovani ed è ormai noto che il ‘ritocchino’ sta scalando le classifiche dei regali più graditi. L’approccio nei confronti del medico e del bisturi anche è molto mutato… il chirurgo estetico è visto più come un confidente con la bacchetta magica, il suo buon senso e buon gusto plasma i corpi che gli vengono affidati, anche se lascia perplessi vedere da un giorno all’altro dolci ragazzine trasformarsi in giovani vamp.
Sarà che le mode cambiano e che in un girotondo vicendevole si lasciano trascinare da una tendenza all’altra ma sembra proprio non trovare ragione di essere questo eccesso di finzione.
Lo sanno tutte, per prime le ‘ritoccate’ che non cambieranno i loro lati negativi, né che quella che sentiranno addosso sarà una reale sicurezza.
Eppure l’effetto è grande! Molte si sentono rinate, cambiate, vanno in giro a testa alta e si sentono migliori, meno timide e più pronte a tirare fuori gli artigli. Proprio alla ricerca di questa rinascita spesso si rivolgono ad un chirurgo che possa fare il miracolo.
Ma la chirurgia non è un gioco e neppure un vezzo. Ci sono i miracoli e le tragedie, infatti non sempre ‘quel dimagrimento’ va a buon fine e regala ciò che una persona davvero vuole.
Tante volte, passata l’euforia del momento si torna a languire a desiderare ‘qualcosa di nuovo’ e possiamo solo immaginare quanto possa essere pericolosa un’espressione del genere in relazione alla chirurgia estetica.
Ma… pochi si domandano che fine facciano quella piccola, riconosciamolo, percentuale di persone che invece del miracolo si risvegliano in un incubo.
Loro rimangono a fissare il piccolo mondo da lontano, a piangere e a rimpiangere a desiderare un miracolo reale che, com’è noto è raro che accada.