ecco alcuni parassiti più pericolosi in natura
parassiti d’origine alimentare più pericolosi del mondo
. La Fao e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno pubblicato il rapporto “Multicriteria-based ranking for risk management of food-borne parasites” che contiene una lista dei 10 parassiti di origine alimentare più dannosi al mondo, insieme a linee guida per tenerli sotto controllo.
Fao e Oms sottolineano che «I parassiti influenzano la salute di milioni di persone, causando infezioni nei tessuti muscolari e negli organi, provocando epilessia, shock anafilattici, dissenteria amebica e altre patologie. Alcuni possono vivere nei nostri corpi per decenni. Nonostante il loro enorme costo sociale e l’impatto che hanno a livello mondiale, l’informazione è spesso carente per quanto riguarda l’origine di questi parassiti, come vivono nel corpo, e – soprattutto – perché ci fanno ammalare».
. Quindi, come primo passo per affrontare questo problema, le due Agenzie Onu hanno preso in esame i 10 parassiti di origine alimentare che hanno il maggior impatto a livello globale. La Classifica a criteri combinati per la gestione del rischio dei parassiti d’origine alimentare, che include anche informazioni su dove possono essere trovati, si basa sul danno che questi parassiti fanno alla salute umana.
Ecco la lista stilata da Fao ed Oms:
. . Il Taenia solium: nella carne di maiale;
. L’Echinococcus granulosus (tenia del cane): nei prodotti freschi
. L’Echinococcus multilocularis: nei prodotti freschi;
. Il Toxoplasma gondii (protozoo): nelle carni dei piccoli ruminanti, di maiale, di manzo, nella selvaggina (sia nella carne rossa che negli organi);
. Il Cryptosporidium spp (protozoo): nei prodotti freschi, nei succhi di frutta, nel latte;
. L’Entamoeba histolytica (protozoo): nei prodotti freschi;
. La Trichinella spiralis: nella carne di maiale;
. L’Opisthorchiidae (della famiglia dei vermi piatti): nei pesci d’acqua dolce;
. L’Ascaris spp. (piccole ascaridi intestinali): nei prodotti freschi;
. Il Trypanosoma cruzi (protozoo): nei succhi di frutta
. La lista è stata compilata per rispondere alla richiesta della Commissione del Codex Alimentarius, l’organismo che stabilisce gli standard alimentari a livello mondiale, di prendere in esame lo stato attuale delle conoscenze sui parassiti negli alimenti e il loro impatto sulla salute pubblica e sul commercio.
. Si tratta di organismi classificati biologicamente come protozoi ed elminti (ma meglio conosciuti come tenia, vermi piatti e ascaridi), dei quali è difficile conoscerne la diffusione a livello globale, perché in molti Paesi non c’è l’obbligo di informare le autorità sanitarie della loro presenza.
. In Europa, ogni anno più di 2.500 persone sono colpite da infezioni parassitarie di origine alimentare. Nel 2011 si sono registrati nell’Ue 268 casi di trichinellosi e 781 casi di echinococcosi.
. In Asia, non ci sono dati precisi, ma si sa che le malattie parassitarie sono ampiamente diffuse e in molti paesi sono riconosciuti come uno dei principali problemi per la salute pubblica.
. Nella maggior parte delle nazioni africane non esiste alcun dato sulla diffusione di parassiti di origine alimentare nell’uomo perché c’è una generale mancanza di sistemi di sorveglianza.
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