Giugno inoltrato e da domani il caldo africano che lentamente sposerà tutta la penisola: in questi giorni è fortemente sconsigliato spedire alimentari e cibo, specialmente se non si tratta di cibo secco. Vale per tutto, tranne che per le farine e i secchi, ovviamente.
Quello di cui vi vogliamo parlare è dell'abitudine degli studenti fuori sede a farsi mandare, nei periodi in cui non lavorano, il pacco da casa.
L'idea del pacco da casa è sempre stata una genialata: i genitori mandano le cose buone e i giovani se le godono, senza tante storie.
Il fatto è che in questa stagione è meglio sospendere, almeno fino a che non arriverà ottobre. Proprio nella giornata del 16 giugno infatti degli studenti originari di Lecce e di Viterbo sono stati vittime di una tossinfezione alimentare piuttosto grave: botulino.
Il botulino in realtà non è così difficile da diffondersi, ma neanche dobbiamo vivere con il terrore di ammalarci: sono sufficienti delle attenzioni di buon comportamento, per non incorrere nella malattia, ad esempio, per l'appunto, non surriscaldare salumi e passate, poi magari mettendole in frigo e poi facendole uscire, se l'alimento è andato a male non si deve fare l'ìmpossibile, si butta. Attenzione agli alimenti grassi e rancidi, alle salse e alle composte con le muffe e con segni blu, verdi, bianchi, di proliferazione presumibilmente batterica. Uguale per i formaggi, chiaramente e scontato, pesce, uova e derivati umidi sono sempre da mangiare freschi, come del resto la carne (MC).