Questo film cattura l’attenzione dello spettatore per la storia d’amore tra Ida, l’attrice Trine Dyrholm e Philip, Pierce Brosnam. Io personalmente mi sono innamorata di loro e dei loro dialoghi!
Di cosa parla la storia?
Ida ha avuto un cancro al seno e, nonostante la chemioterapia sia terminata, le sue paure non sono finite. Alla vigilia del matrimonio di sua figlia Astrid in Italia, scopre che il marito, che credeva un sostegno sicuro e incrollabile, l'ha sostituita con una collega senza troppo cervello.
Philip è un uomo che ha represso la rabbia troppo a lungo e Ida è la donna che sta per cambiarlo per sempre. .
Il racconto è ambientato dentro una cartolina di Sorrento, sotto le note di "That's amore". Perché è evidente che dentro la cornice della fiaba hollywoodiana, per di più nella declinazione della vacanza da sogno, non sono pochi gli elementi di "disturbo" inseriti da sceneggiatore e regista con un sorrisetto di complicità.
La presenza di Pierce Brosnan,da un lato supporta il gioco interno al film contribuendo a lungo ad alimentare l'impressione di essere di fronte ad una fotocopia di Mamma Mia (ed è un giochino sterile per non dire fastidioso), dall'altro, nonostante dia riprova della sua statura attoriale, indebolisce in un colpo solo tutto quello che di autentico c'è nel film, sotto i colori di plastica e le metafore degli innesti tra arance e limoni. Brosnan è un principe troppo azzurro perché la credibilità del tutto non ne risenta irrimediabilmente.
Un film che ti porta in estasi, Pierce è un uomo d’altri tempi, davvero adorabile…