Forte e intuitivo. Sono due degli aggettivi che mi vengono in mente per descrivere un film cult degli anni ' 70 prodotto e diretto da un grande del cinema americano. Il film in questione è: Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, titolo originale: "A clockwork orange". Risale proprio al 1971, in particolare la sua uscita fu il 1° Gennaio del ' 71.
Kubrick grandioso regista innovativo di quegli anni propone uno scenario crudo e confuso in cui una generazione perversa e malefica fa da protagonista. E' la storia di Alex, un ragazzo maldestro e dai toni ironici che con i suoi amici "drughi" (termine inusuale che descrive una curiosa combriccola di ragazzi alcolizzati e drogati) commette crimini e violenze dettate dall'alcool. Già in quegli anni Kubrick descrive una generazione che mi ricorda tanto oggi.
Non voglio dire che tutti i giovani di oggi sono così (per fortuna), ma esistono realtà molto simili alla storia del film. E' un branco che riempie di botte la gente senza motivo, che sbava per il sesso, che beve a dismisura e che vive in un mondo di illusioni e perversità. Il film è cruento, inaspettato e imprevedibile, dapprima il protagonista si scatena con tutta la litigiosa e terribile ironia che lo contraddistingue, poi invece è il contrario, la conseguenza delle sue azioni crudeli lo porta in uno stato di buonismo fino a quando tutte le persone che hanno subito da lui violenze, gli si ritorcono contro...Un vero è proprio boomerang di forti emozioni.
Il film fu ritirato dopo 2 anni di programmazione dallo stesso Kubrick per cercare di proteggere se stesso e la sua famiglia a causa delle continue minacce di morte ricevute per il pesante atto d'accusa contro le strutture repressive della società che il film proponeva. Kubrick è come se avesse previsto 33 anni prima il comportamento di una generazione in ascesa sulla via della distruzione. Un grande film, da guardare però con la consapevolezza della storia.