Il mio miglior nemico
Il mio miglior nemico
Ci risiamo. Verdone, eccellente attore, ricopre ancora una volta i panni di un borghese romano, affermato che cerca di scavalcare tutti, parenti compresi, per andare avanti nella sua carriera. A suo carico: moglie, figlia, amante. Moglie raffinata ed elegante che le ha permesso di diventare il direttore di una grossa catena di hotel; figlia poco presente, studentessa negli States e…amante, bella alta, mora e moglie del cognato! E poi c’è anche Silvio Cuccino, che non è stato granchè in effetti, al solito lui è sempre il solito ragazzetto poco considerato, con problemi in famiglia, con l’amore e col lavoro…insomma un disastro! Tutto nasce a causa di un equivoco. La madre di Orfeo (Silvio Muccino), lavora come cameriera in uno degli hotel che dirige Achille De Bellis (Verdone) e un giorno viene accusata di aver rubato dalla camera di un cliente un computer portatile, subito provvedimento lampo e licenziamento. Orfeo subito inizia un’azione distruttiva nei confronti di De Bellis per far riassumere la madre, convinto della sua innocenza…In verità si scoprirà che la madre ha davvero rubato quel portatile e Orfeo nel frattempo ha rovinato la vita di Achille sbandierando a tutti delle foto da lui scattate di Achille con l’amante…da lì il declino, ma anche la possibilità di Achille ad avvicinarsi alla figlia (sconosciuta per lui) e ad avere finalmente con lei un rapporto sincero. Tutto contornato dall’irresistibile confusione di Verdone, in un mix tra ansia da prestazione e raffinatezza…VOTO: 6 +
La frase:
"Io a sbatterti in galera sai quanto ci metto? Cinque minuti!" (Verdone) "E io ci metto cinque secondi a rovinarti la vita!" (Muccino)
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