.......e l'intreccio tra memoria e ricordo!
.......e l'intreccio tra memoria e ricordo!
Ci sono navi dirette verso molti porti, ma nessuna verso dove la vita non dolga , perché non si può sbarcare nel porto della dimenticanza. Tutto ciò è accaduto molto tempo fa, ma la mia pena è più antica.
(Fernando Pessoa, Una sola moltitudine)

Qualsiasi scrittore o poeta si guarda sempre indietro con tristezza, alcuni facendosi cullare e coccolare da essa, altri ripudiandola, catapultati allo sbando della vita presente. Ma il passato, che appare sempre e improvvisamente come un fantasma, non è mai uguale, non è mai lo stesso.
Nell’ “io ricordo” di Kundera, l’i non è soggetto ma “oggetto” del verbo, nel senso che l’io è preso d’assalto dal ricordo, è inerme e ricordato dal ricordo. L’esistenza umana è cosi un continuo ricordo.
I ricordi ci assalgono quando vogliono, e quando vorremmo ricordare qualcosa intenzionalmente, troviamo oggetti e volti messi alla rinfusa e cosi, al momento di frugare fra i ricordi cominciamo a raccontarci il nostro passato.
Quel passato che è un’accozzaglia di ricordi, è ciò che ci rende estranei gli uni agli altri, è ciò che fa si che ogni vicinanza sia legata all’attimo presente, all’attimo fuggente.
Ognuno di noi ha un calendario appeso in fondo al cuore fatto di sogni e speranze, di incontri e di separazioni: il passato ci appartiene, ma è tutt’altro che un possesso, è uno spazio libero su cui ognuno getta lo sguardo che vuole e quando vuole.
La memoria bisogna conservarla e rispettarla, è qualcosa che ci rende vigili e attenti a non dimenticare, al contrario del ricordo che si nutre di dimenticanza, novità, cambiamenti.
La memoria è concentrazione grazie all’oblio, il ricordo è distrazione.
La memoria è così forte che paralizza, ammutolisce, rende sordi e ciechi.
La memoria fa si che la nostra vita continui a trascorrere nella sua banalità,mentre dei bambini, delle donne, degli uomini muoiono dentro le nostre televisioni quando noi mangiamo, ascoltiamo musica,lavoriamo, andiamo in vacanza.
Abbiamo così tanta memoria e cosi pochi ricordi che non ci ricordiamo più cosa si prova ad essere bambini, uomini, donne, ne abbiamo solo memoria quando allunghiamo la mano per dare un euro a un extra-comunitario, in quel momento ci sentiamo più buoni,ci sentiamo i migliori, i più furbi per aver trovato la verità senza averla neanche cercata.
Non riusciamo a immaginare più niente: tutto è memoria espandibile, regna il computer.
Commenti
Non è stato pubblicato nessun intervento
DONNISSIMA.it © 2001-2024
Nota Importante : DONNISSIMA.it non costituisce testata giornalistica,la diffusione di materiale interno al sito non ha carattere periodico,
gli aggiornamenti sono casuali e condizionati dalla disponibilità del materiale stesso.
DONNISSIMA.it non è collegata ai siti recensiti e non è responsabile per i loro contenuti.