3000 università in tutto il mondo e una classifica di 800 posizioni. Le italiane ne guadagnano 28, parliamo delle migliori università degli studi del mondo, dove i giovani si iscrivono, per studiare.

La classifica è stata stilata da un istituto chiamato QS World University Rankings che cura le ricerche per conto di enti internazionali, tra cui anche le università appunto.

Nella ricerca sono considerate inizialmente tutte le università del mondo, da cui poi una scrematura per le classificabili, delle quali si tiene conto di tutto, non solo dell'offerta formativa, ma anche di quella che è la proposta generale, lo studio, la sostenibilità, i servizi.

L'Italia nnon fa miracoli, nel senso che la posizione dell'ateneo di Bologna è solo la 188, tuttavia in salita. Rientra l'Università la Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano, l'Università degli Studi di Milano, l'Università di Pisa, poi Milano Bicocca e Verona.

Le nostre università hanno di contro che sono troppo poco diffuse, servizi limmitati, numeri limitati, college limitati, insomma una dimensione che non è paragonabile alle grandissime pentolone per studenti americane o agli storici e quasi ingessati college inglesi e tedeschi. Tuttavia per questa volta anche l'Italia può ritenersi soddisfatta, chissà che lentamente la mediterraneità libera e pacata riesca a passare il "tetto di cristallo" e specialmente ad essere capita da questi grossi studi di ricerca, che viaggiano su bit diversi e per questo continuano a penalizzare pesantemente l'Italia e i paesi mediterranei in genere, anche quando si parla di statistiche sulle qualità delle università o delle strutture.