Una devozione sospesa fra cielo e terra
I siciliani sono molto religiosi, se si pensa ai quasi settecento santi patroni vegliano sui 389 comuni siciliani. Palermo può contare su venti “santi ordinari” e quindici “santi principali”, quattro “sante patrone”, e a vegliare su tutto Lei Santa Rosalia. Perché tanti santi direte voi, forse perché a differenza di Dio, essendo stati mortali furono ritenuti gli unici in grado di capire e provvedere ai bisogni della gente.
Le festività in loro onore traggono origini da antichi culti pagani, riti legati al solstizio, alle stagioni, altri , magari hanno poco a che fare con la religione in senso stretto. I palermitani ring razziano ancora oggi Santa Rosalia per averli salvati dalla peste del 1624. E dal 10 al 15 luglio , si da il via ai festeggiamenti.
Sant'Agata è la patrona della città di Catania, ed è la festa religiosa più importante della città... Si svolge tutti gli anni dal 3 al 5 febbraio e il 17 agosto.
La prima data è quella del martirio della santa catanese, mentre la data di agosto ricorda il ritorno a Catania delle sue spoglie, dopo che queste erano state trafugate e portate a Costantinopoli dal generale bizantino Giorgio Maniace, quale bottino di guerra e dove rimasero per 86 anni.
La festa è la terza al mondo per partecipazione di fedeli: fra il 3, 4, 5 e 6 arrivano a Catania circa 400.000 persone fra devoti provenienti da tutta Italia e turisti.
Autore : Carmela Murganti
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