Un premio nobel che vale una vita: San Suu Kyi
E' una lezione di vera e propria cultura di pace quella che ci ha trasmesso Aung San Suu Kyi, Premio Nobel nel 1991, ritirato solo ora, a causa della persecuzione politica nei suoi confronti operata dal governo della Birmania.
La donna è da sempre stata conosciuta come leader della opposizione birmana, un lavoro che le è costato la libertà nei movimenti e nelle scelte, ma non certo nella parola e nel pensiero.
Definire la sua esperienza del limite della libertà come opportunità per pensare di più alle necessità del suo paese rispetto ai Diritti Umani è certamente un punto di vista degno solo di un vero Premio Nobel. L'intero discorso è stato pubblicato sia in versione audio che testo, per chi fosse interessato a saperne di più.
Ora che il premio le è stato consegnato a Oslo, una nuova speranza per la pace e per la democrazia in Birmania restano comunque il suo obiettivo primario, accompagnato dalla grande responsabilità di essere diventata "suo malgrado" un esempio per tutta l'umanità di come si può cercare di battersi per la pace e per i Diritti Umani anche a costo di sacrificare la propria intera esistenza per un tanto nobile scopo.