Un giorno speciale
Un giorno speciale
Un giorno, alla stazione di Torino, vidi una donna "barbona". Una persona molto composta, seduta nel suo angolino, quasi volesse nascondersi dal mondo.
Le chiesi come mai era lì, e lei mi rispose che la vita, anche se era difficile era bella lo stesso, e poi con un grande sorriso, mi disse che riusciva a mangiare quasi tutti i giorni, e che si lavava nei bagni della stazione di notte quando non c'era più nessuno in giro, per non incontrare la gente. Chissà quante volte ha visto nello sguardo delle persone disapprovazione e disprezzo!...
Mi fermai a guardarla e provai ad immaginare come poteva sentirsi, ma non vivendo la sua situazione non avrei mai potuto... Però mi rimase impressa la sua umiltà, il suo sguardo basso e il suo sorriso. Come può una donna vivere per strada, all'estremo della povertà? Come può sentirsi una donna senza la sua casa, i suoi vestiti tra cui scegliere, i suoi profumi?
Forse la povera barbona aveva capito che vivere così, era come vivere su un'isola deserta, dove anche se non c'è nulla, anche un sorriso che può sembrare banale è importante. E forse il segreto della felicità interiore è proprio lì: non dare nulla per scontato e valorizzare tutto, soprattutto ciò che agli occhi di tutti sembra banale.
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