La legge istitutiva del Servizio Civile è la 64 del 2001, in questa lo Stato apre a tutti i giovani la possibilità di operare nel sociale, al servizio degli altri. Prima di questa legge, quando ancora era istituita la leva obbligatoria era molto difficile per gli obiettori di coscienza dimostrare che non erano disertori, uomini contro la Patria, ma che il loro ripudio della guerra e delle armi era qualcosa di inevitabile per il proprio animo. Il servizio civile nasce per loro. Quei giovani che, obiettori di coscienza, riuscivano a dimostrare, durante le durissime interviste, di non essere contro la Patria, ma di voler contribuire ad essa in un modo diverso.
Oggi gli orizzonti del servizio civile si sono allargati, la leva militare non è più obbligatoria e giovani donne ed uomini possono fare un’esperienza nel sociale. Ma che cos’è questo anno che viene proposto dallo Stato ai giovani tra i 18 ed i 26 anni?
L’anno di servizio è un anno formativo in cui i volontari potranno fare molteplici esperienze. Ogni ente interessato redige un bando, i ragazzi leggono i bandi disponibili nella loro città e decidono per quale tra questi fare la domanda. Una volta inoltrata la domanda si farà un colloquio. La sede e l’orario del colloquio vengono comunicate sul sito di riferimento. Gli aspiranti si troveranno a parlare con un responsabile (colui che farà il colloquio) e con un membro dell’ente in cui si vorrà operare. Verranno fatte domande a proposito del bando prescelto e si cercheranno di capire le attitudini del candidato. I bandi sono emanati da molteplici strutture accreditate siano queste università, comuni, sedi dei sindacati. Un anno da volontario significa un anno di responsabilità e sacrificio, di passione e dedizione. È per questo utile leggere bene il bando del progetto nel quale si vuole entrare. Anche le associazioni culturali bandiscono concorsi con il servizio civile ed in questo caso sarà possibile collaborare attivamente alla creazione di rassegne e mostre, presentazione di libri ed altro ancora. Il volontario imparerà a lavorare in gruppo, ad esprimere le proprie idee davanti agli altri, fortificando la sua personalità e mettendo al servizio degli altri la propria creatività. D’altro canto è necessario un impegno costante, sul campo, il servizio civile infatti, sembra un gioco all’inizio, ma poi si trasforma in un’esperienza di vita a volte difficile, ma sempre e comunque coinvolgente.
I numeri intanto parlano chiaro. Nonostante sia un’esperienza formativa per molti è semplicemente un ripiego da un mondo che non dà alternative lavorative rapide, soprattutto a chi vive al Sud. Infatti, statistiche alla mano, è principalmente al Sud che i ragazzi si cimentano in questa esperienza mentre i coetanei del Nord più facilmente entrano giovanissimi nel mondo del lavoro, così da rinunciare a questa prospettiva.