Trentenni e dintorni… Vorrei spezzare una lancia a favore dei trentenni e dintorni
Trentenni e dintorni… Vorrei spezzare una lancia a favore dei trentenni e dintorni
Non ho usato il termine generazione perché non mi sembra adeguato a descriverci, tanto diverse sono le nostre passioni e i nostri ideali.
Noi non abbiamo avuto la fortuna di crescere con i punti di riferimento forti delle generazioni precedenti, per esempio la morale religiosa, la sacralità e l’indissolubilità della famiglia, dell’eguaglianza, oppure l’ideale del comunismo, del potere alle donne, dell’appartenenza ad un partito. Noi siamo nati liberi.
Nel ’68, lo sappiamo benissimo cosa sia successo, senza bisogno che ci venga ricordato continuamente. Il movimento femminista si stava preparando a entrare sulla scena italiana, lo ha fatto' con una mobilitazione collettiva, manifestazioni, sfilate, cortei, rivolte.
E se per gli studenti l'anno da ricordare e' il '68, per la donna è il '69.
Il '72 è da ricordare come l'anno dell'emancipazione femminile.
Il Movimento puntava quasi esclusivamente sulla contraccezione (e in primo piano la "pillola"), sull'aborto senza il controllo statale e tanto meno quello religioso, e sul divorzio, e questo è stato il piccolo grande passo verso l'istituzione, che riconosce alla donna la parita' di diritto dell'uomo a separarsi se gli e' infedele, fondamentalmente come una liberta' della donna, Non era mai accaduto nella storia, non c'erano precedenti e questo inquietava ancora di piu'.
Mai accaduto che il figlio dell'industriale dicesse al padre "sfruttatore" e poi si alzasse alle cinque del mattino per fare i picchettaggi ai cancelli delle fabbriche o a distribuire i ciclostilati fatti nella notte.
E oggi per quali ideali combattiamo…o meglio non combattiamo verrebbe da chiedermi? Oggi è la libertà che ci accomuna, che ci rende non catalogabili e a volte insicuri.
Essere liberi di pensare, di scoprire, di cambiare opinione, di sperimentare, di ricredersi, di demolire e di ricostruire è un grande dono, ma è anche un’enorme responsabilità.
Vuol dire dover ripartire da noi stessi senza nessun tipo d’ appiglio.
Noi non aspiriamo a cambiare il mondo, ma ognuno nel suo piccolo può dare un enorme contributo seguendo le proprie inclinazioni senza conformismi e ipocrisie.
Il nostro è un cammino lento e faticoso, ma anche ricco di conquiste.
Commenti
Non è stato pubblicato nessun intervento
DONNISSIMA.it © 2001-2024
Nota Importante : DONNISSIMA.it non costituisce testata giornalistica,la diffusione di materiale interno al sito non ha carattere periodico,
gli aggiornamenti sono casuali e condizionati dalla disponibilità del materiale stesso.
DONNISSIMA.it non è collegata ai siti recensiti e non è responsabile per i loro contenuti.