Gli studenti di Lazio, Abruzzo, Basilacata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta e Trentino sono tornati tra i banchi di scuola il 15 settembre. La cinque è suonata cin-que giorni prima per i ragazzi di Campania, Molise, provincia di Bolzano, Umbria e Veneto. L’11 settembre hanno riaperto le scuole della Lombar-dia, mentre gli scolari liguri si sono rincontrati il 16 settembre. I pugliesi si sono riposati fino al 18 settembre ed infine si metteranno dietro i banchi di scuola tra il 25 e il 26 settembre i siculi e i calabresi.
Per quest’anno scolastico non dovrebbe riuscire a decollare la riforma Moratti.
Ma qualche novità c’è.
E’ stata attuata la possibilità di anticipare facoltativamente l’entrata a scuo-la per i bimbi di cinque anni e mezzo e nelle prime due classi delle elemen-tari è stato indotto lo studio della lingua inglese e dell’informatica.
I testi scolastici sono una voce molto pesante nella lista della spesa della scuola. Il governo ha messo un tetto al costo dei libri scolastici; i valori fis-sati dal ministero dell’Istruzione per i libri di testo di quest’anno (dizionari ed atlanti esclusi) sono i seguenti: 280 euro per la prima media, 108 euro per la seconda e 124 euro per la terza. Quanto riguarda le superiori, si va da 317 euro del primo anno del Liceo Classico, il più costoso, a 304 euro del Liceo Linguistico, a 303 euro per quello Scientifico, a 299 del Liceo Psico-pedagogico. La spesa per gli Istituti Tecnici è approssimativamente di 279 euro, mentre per i professionali è di 198 euro.
Un’indagine di “Altroconsumo”, svolta su 175 scuole di Roma e Milano, ha fatto emergere una realtà allarmante: i collegi docenti delle scuole in più di un caso hanno sfiorato il budget con aumenti medi del 3 per cento. Quasi quattro classi su dieci di quelle esaminate hanno sfiorato il tetto previsto.
Il ministero ha preannunciato una verifica.
Alcuni professori richiedono esplicitamente l’acquisto di testi nuovi, per motivi abbastanza irragionevoli che mettono a disagio famiglie con pro-blemi economici.
Generalmente le librerie vendono i libri scolastici al prezzo di copertina, anche se talvolta applicano aumenti incomprensibili.
Il risparmio maggiore, dal 40 al 60 per cento a seconda dello stato del libro, lo si ha con la compravendita dei libri usati, sempre con la concessione dei docenti.
Se la vostra famiglia ha un reddito inferiore a 15.000 euro all’anno, potete usufruire di tutte le agevolazioni previste da Comuni e Regioni.
I PROBLEMI DEI PIU’ PICCINI
La fine delle vacanze, per molti bambini, coincide con una riduzione del tempo che i genitori possono dedicare loro ed non hanno più molte occa-sioni di stare all’aria aperta o a contatto la natura.
Alcuni bambini, al momento di ricominciare la scuola, esprimono il loro disagio con diversi sintomi psico – fisici. Dopo aver escluso con una visita medica che si tratti di disagi su base organica, è evidente che si tratta di un malessere legato alle incertezze del bambino.
L’educazione migliore che potete dare a vostro figlio è la ricerca di un e-quilibrio: non speditelo a scuola come fosse un pacco postale ma non dove-te neanche viziarlo ed accomodare ogni suo capriccio. E’ importante che cerchiate di comprendere i suoi problemi e poi ricercate accuratamente una soluzione. Non “psicologizzate” qualsiasi situazione e non drammatizzate quelli che sono i normali ostacoli che un bimbo incontra nel suo percorso di crescita.
La parola d’ordine deve essere quindi “equilibrio”: sia nella valutazione delle situazioni, sia negli interventi educativi.