
A. 2 è la mia amica. La mia amica del cuore. E’ una parola grossa, un impegno essere amici del cuore di qualcuno.
Un legame vivo e caldo e tenace e avvinghiante.
Da lei però mi sono separata, due anni fa, quando dietro di me ho lasciato, anzi per cause esterne dovuto lasciare, tante cose, tante cose care per aprire un’altra porta.
A.2 ed io ci chiamiamo nello stesso modo.
Curioso, anche perché siamo molto diverse sebbene intrinsecamente uguali.
Ci diversifica la sua estrema apertura ed il suo ottimismo contagioso, come se, beh in un certo senso come se lei fosse luce e colore ed io ombra scura.
Ma dentro, il nostro centro del centro è uguale, è come se fossimo due calamite, che distanti, si cercano e quando uno dei due poli è più debole, beh l’altro gli dà carica e forza.
Ora tra un po’ lei si sposa, e ho tanta paura che qualcosa tra i nostri due poli cambi.
Forse ho paura che qualcosa la cambi e che le preoccupazioni quotidiane la mutino e le smussino gli angoli di gioia che da sempre possiede.
A. 2 fa tante cose, sapete? Tante cose solo con la sua manualità, e crea dei piccoli tesori che regala come simboli sempre presenti della sua amicizia insieme a frasi piene di calore e amicizia sincera.
Il significato di tutto ciò? Un’affermazione di quanto sia arcano ed unico e significativo e pregnante e sconvolgente e denso il senso di un’amicizia.
Io ora lo so, anche quando con un po’ di tristezza, dalla strada che ho iniziato a percorrere mi giro indietro talvolta con malinconia e ………..e vorrei quasi tornare, ma A. 2 so che disapproverebbe, perché lei mi rassicura sempre e mi dice che andrà tutto bene e che devo continuare a camminare, con le mie gambe.