Sharm el Sheikh, lacrime e vacanza
Non sono ancora asciugate le lacrime per la prematura perdita di Benedetta Ciaccia, vittima degli attentatori a Londra, che una nuova ventata di dolore ha abbracciato il mondo, alcune famiglie italiane e coinvolto emotivamente sicuramente chiunque ha appreso la tragica notizia.
In una località rinomata per il divertimento, il terrore l'ha fatta da padrone rubando senza pietà all'affetto dei cari e dei conoscenti chiunque vi si trovasse tragicamente coinvolto.
A Sharm el Sheikh la morte, i feriti, la paura hanno un significato molto più profondo, soprattutto emerge l' atroce impotenza di fronte a un nemico strisciante.
Come a New York, a Madrid, a Londra si evince una volontà di offesa, di sberleffo criminale, di non curanza della vita e della civiltà.
Soprattutto brucia il sospetto che non siamo che all'inizio di una lunga serie di attentati, almeno nei programmi di chi tira le fila dei terroristi.
Quello che poi rende ancora più dolenti è il pensiero che su questi avvenimenti così dolorosi si possa pensare di scherzare, come è avvenuto a Roma.
Infatti c'è stato chi, per mezzo degli ormai sempre presenti sms, ha dato il via ad una "catena" mettendo in allarme la cittadinanza sulla possibilità di avvelemento delle acque.
Un saluto a questo o questi buontemponi privi di criterio e soprattutto ...attenzione a non morire dal ridere!