Scienze politiche e insegnamento
Qualcosa sembra muoversi per i laureati in scienze politiche: finalmente si riaprono delle possibilità per accedere all’insegnamento nelle scuole superiori.
Ai laureati in scienze politiche dal 2001 è stata tolta la possibilità di concorrere all’insegnamento nelle scuole, trasformando tutti coloro che avevano visto questo come sbocco per il loro futuro in veri e propri caso di discriminazione. Che sia vecchio o nuovo ordinamento la sostanza non cambia: con l’equiparazione tra gli ordinamenti ogni differenza dovrebbe essere annullata, quindi la lotta del comitato laureato prima del 2001 è la stessa di coloro che escono oggi dalla facoltà.
Visto il curriculum degli studi il laureato in scienze politiche dovrebbe avere le competenze necessarie a prestare servizio di insegnamento in tutti quegli istituti in cui si debbano impartire lezioni di diritto, sociologie, economia e discipline affini, ma non è più così, cosa che favorisce un’altra categoria di laureati, quelli che hanno conseguito gli studi di giurisprudenza.
Non si ben capisce quale sia l’incompatibilità tra il titolo in scienze politiche e l’insegnamento tanto che i laureati di questa classe hanno sollevato diverse petizioni per farsi ascoltare e avere credito da parte delle istituzioni. In questi giorni sembra che si sia arrivati ai vertici e a breve dovrebbe essere discusso un testo per sanare questa inspiegabile mutilazione di sbocco occupazionale di cui sono vittime tanti giovani e non più giovani.
Ph. Internet