Ristorante cannibale a Berlino: uno spot
Il Ristorante Flimé di Berlino, pubblicizzato tra il mese di luglio e l'8 settembre 2010, data di apertura, che proponeva un menù ispirato alla alimentazione Waari non esiste, o meglio non è un ristorante per palati cannibali.
Il sito internet e la promozione dell'evento di apertura, che chiedevano la firma di una liberatoria per partecipare, erano il solo frutto di una montatura pubblicitaria allo scopo di promuovere la dieta vegetariana. Questo è quanto è stato comunicato agli organismi di stampa e al governo tedesco in seguito alle polemiche che si sono abbattute sulla agenzia che ha promosso e pubblicato il sito del ristorante.
Lo spot sarebbe stato montato a regola d'arte per ottenere da parte di un gruppo di attivisti vegetariani la attenzione su un tema spinoso, quello della scelta della dieta personale. Ecco dunque che a distanza di due anni il sito è scomparso, le polemiche si sono placate e resta solo un aspetto poco chiaro del perché di una simile trovata, che può essere letta non tanto con occhio pubblicitario, ma che cela molti aspetti a sfondo psicologico e sessuale su cui merita comunque riflettere.
Non sapremo mai realmente che cosa spinse realmente a una campagna pubblicitaria così aggressiva. Non si possono escludere secondi fini a priori. Tuttavia state sereni, nessun ristorante in Europa vende resti umani .. è già sufficiente quello che legalmente viene venduto, evidentemente il cannibalismo rimane ancora un fatto legato a gesti estremi di gruppi di persone "particolari" che ogni tanto saltano alla cronaca per fatti di omicidio o di tortura di esseri umani, un caso proprio a Berlino, dove nel 2006 fu condannato un giovane per cannibalismo.