Quando l’autocritica aiuta a sopravvivere
Troppo spesso si parla di bulli e di situazioni difficili da digerire per chi è nato e cresciuto con la ‘vecchia guardia’… Ma tutta questa sfrontatezza di cui i ragazzini di oggi si vantano, siamo sicuri che sia qualcosa di positivo e non un’ulteriore decadenza? Avere sempre la risposta pronta, la battuta mordace non è sovente sinonimo di brillantezza o intelligenza, anzi spesso sono i nuovi abiti dell’impertinenza e della cattiva educazione. Oramai non saper/voler rispondere ad un rimprovero del prof o dei genitori significa ‘non avere gli attributi’, invece che chinare la testa e riconoscere i propri errori. Troppo spesso i genitori sono orgogliosi della lingua dei figli: “com’è veloce a rispondere!! Come dice le cose!!” Dimenticando che non tutto può essere detto e soprattutto non tutto deve essere detto. In tale contesto cresce un atteggiamento di presunzione che non aiuta, ma anzi, rende i ragazzi immuni alle critiche. Cosa significa oggi farsi un esame di coscienza? Non lo si sa più davvero! Molto spesso si addita la televisione come cattiva maestra, ma se i ragazzi li abbiamo con noi tutti i giorni può davvero un elettrodomestico farsi carico di queste colpe? La sensazione che si prova passando per i negozi del corso il sabato pomeriggio è che da bambini si diventa adulti: non ci sono più ragazzine impacciate o ragazzetti brufolosi, o per lo meno si nascondono molto bene! Non è questione di vestiti o trucco, non solo… è l’atteggiamento, il modo di porsi tra coetanei, ma soprattutto con le persone più grandi. Sono le grida che non somigliano più ai cari schiamazzi, ma sempre maggiormente a richiami più o meno volgari. Non è che i nostri figli quando saranno veramente adulti rimpiangeranno di non essere mai stati ragazzi? Rimpiangeranno di non aver accettato un rimprovero o un consiglio? Chissà, infondo non sanno tutto ciò che credono di sapere!!!!