Quando fiorisce un rifiuto
Dai rifiuti organici, ossia dall’umido, si ottiene il compost (ammendante per l’agricoltura), ricavato dal compostaggio degli scarti alimentari (parte organica) provenienti dalla raccolta differenziata.
E’ questa una dimostrazione dei vantaggi prodotti dalla differenziazione dei rifiuti effettuata in molti comuni italiani, nell’obiettivo di salvaguardare l’ambiente, incominciando dalle abitudini quotidiane.
L’utilizzo del compost costituisce una pratica virtuosa per la fertilizzazione dei suoli, perché restituisce ai terreni materia organica naturale, con la conseguente riduzione del ricorso ai fertilizzanti chimici.
I sacchetti contenenti il compost sono talvolta distribuiti gratuitamente e sono adoperati per l’impiego nei giardini, negli orti o sui terrazzi e dagli operatori del settore agricolo e florovivaistico.
L’ammendante è un prodotto naturale di elevata qualità. A base di sostanza organica igienizzata e stabilizzata di colore bruno, pressochè inodore o dal blando odore di sottobosco, è adatto a tutti i tipi di piante orticole, floricole e da frutto.
E’ particolarmente adatto per: messa a dimora di piante e fiori; manutenzione di tappeti erbosi; vivaismo e giardinaggio; colture erbacee e agricole; frutteti e ortaggi.
Le sue principali caratteristiche, sono: buon contenuto di elementi nutritivi a lenta cessione; incrementa l’areazione del suolo e, quindi, la sua fertilità; facilita la penetrazione dell’acqua e la sua ritenzione nel terreno riducendo gli squilibri idrici; migliora le caratteristiche chimico-fisiche e biologiche del terreno, con una maggiore lavorabilità dello stesso