Parliamo ancora di promozioni, questa volta parliamo delle donne: le donne hanno un ruolo molto importante nel mondo delle pubblicità, rappresentano la parte più docile e piacevole del materiale fotografico, ispirano uomini nascosti dietro a grandi obiettivi, che comunicano il loro pensiero attraverso immagini che rendono le donne oggetto del desiderio.
Si vendono auto, profumi, case e gioielli, grazie alle donne. Ma le donne sono sempre state solo oggetto di questo desiderio di acquisto?
Se andiamo agli albori del messaggio pubblicitario, sempre prima degli Anni sessanta, scopriremo che la donna era venduta come una parte della casa, spingendone le sue movenze tra i clichet di buona mamma, ottima casalinga, donna da letto.
In linea di promozione infatti, sono questi tre modelli che hanno imperato per molti anni sulle nostre pubblicità: la buona mamma vende i prodotti per il bambino e per la cura del neonato, l'ottima casalinga vende bene i prodotti per la casa e i prodotti per la cura dell'uomo, la donna da letto vende profumi e oggetti del desiderio, nonché abbigliamento.
Fino a che il potere economico è stato dominio maschile, quantomeno, per la donna non c'era alternativa che vendersi così, per avere accesso al denaro e poter avere libertà di acquisto.
Dopo gli anni sessanta le cose sono cambiate: le donne hanno cominciato a lavorare e a gestire il loro piccolo patrimonio, da cui l'adattamento anche del mondo pubblicitario, con donne indipendenti che fanno vendere automobili e motociclette, case e oggetti di diverso settore, dalle piante alle sigarette.
Eppure qualcosa in questi clichet rimane sempre invariato, perché anche aggiungendovi la donna indipendente, restano e persistono i tre modelli di donna ideale per la pubblicità: la buona mamma, l'ottima casalinga e la donna da letto. Insomma .. tutto cambia, ma solo per chi guarda.