Pari Opportunità: tempi controversi
Pari Opportunità: tempi controversi
Viviamo un periodo storico complesso, costituito da una parte da eventi e situazioni normali che consentono di affermare che la donna ha un ruolo di effettiva parità dei sessi nella società, nella famiglia e nel lavoro, mentre dall’altra è frenato da atteggiamenti e stili in-culturati che mantengono vivi i retaggi di un secolo sepolto dalle macerie delle proprie idee, che relega la donna a un ruolo subalterno nel vivere contemporaneo.
Casi come quelli che sono accaduti in questi giorni, in cui si portano sui giornali e in piazza le “lenzuola sporche” per fare i conti con la realtà, la dicono lunga su quanto la mentalità delle persone può essere diversa e possono esistere dei microsistemi per cui le parti sociali giocano un ruolo diverso nel presentarsi e nel porsi a termine di paragone reciprocamente.
Le manifestazioni in Piazza pro e contro il Governo, in tema di moralità e di politica al femminile non possono non far riflettere sulle diverse esigenze che hanno portato negli anni la donna a doversi autodeterminare per dare un senso di logicità alla propria esistenza, anche in fatto di coerenza.
Se dal punto di vista strettamente individuale, ciascuna donna ha la potenzialità per acquisire le competenze sui propri diritti e sui propri doveri, dal punto di vista collettivo invece le microsocietà sono il frutto di una interazione tra il singolo e la collettività e per questo sono soggette a diversi tipi di negazione o di pretesa che possono cozzare con la realtà, come nel caso in questione, portano alla luce pubblica le situazioni e i pensieri personali che vengono usati come mezzo per farne slogan e pubblicità di schieramento.
Di fronte a questo abuso di potere non resta che lo scandalo, perché laddove finisce la razionalità dell’uomo irrompe l’istinto di conservazione della specie, che a tutt’oggi, nonostante i bla bla che corrono per i corridoi delle avanguardie, è garantita pur sempre da una rappresentanza maschile insieme a una rappresentanza femminile, mentre il resto sono solo chiacchiere.
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