Morire servendo lo Stato: è emergenza?
Morire servendo lo Stato: è emergenza?
Nel 2019 sono già 5 le persone che servono lo Stato (Forze dell'Ordine) morte in modo violento diretto (sotto tiro di arma di delinquenti) mentre erano intente a fornire aiuto pubblico. Un esempio simile, per motivi opposti, vi è in USA: anche in quel caso essere Poliziotti è rischioso. In Italia le Forze dell'Ordine sono in pericolo?

Da quando siamo sotto la lente di ingrandimento dei media abbiamo potuto constatare che anche in Italia la violenza è molto diffusa: sono stati ammazzati i Carabinieri de Gennaro e Cerciello Rega, ucciso da un mezzo in transito Anzini ed ora il caso dei due agenti ammazzati a Trieste.

Pierluigi Rotta, agente scelto, di 34 anni, e Matteo De Menego, agente semplice, di 30 anni, sono morti uccisi dai proiettili delle pistole in uso proprio alla polizia, caduti nei corridoi della Questura di Trieste.
Rotta e De Menego sono gli ultimi due di una serie di omicidi assolutamente gravi che mettono un focus sulla situazione italiana: le leggi in tema di trattamento del delinquente si sono aggiornate, cercando di rispettare la dignità delle persone in arresto a prescindere dal tipo di reato per cui sono state segnalate. Questo cambiamento è coperto da altrettanta sollecitudine da parte dell'Arma e da parte dello Stato per garantire una protezione adeguata a queste persone?

Chi ha superato gli -anta non può non ricordare i "tempi bui" del terrorismo rosso, quando essere dipendenti dell'arma era considerato un rischio anche solo politico, per essere ammazzati come "bestie"; ma sempre chi ha una certa età non dimenticherà che gli anni '70 e '90 sono stati molto duri per quanto riguarda la "lotta alla mafia" in cui Capaci è stato - insieme a Dalla Chiesa - un caso da vero e proprio "lutto nazionale".

Oggi, la differenza, sta nelle modalità: la tendenza dei criminali moderni è di "farsi giustizia" anche laddove non vi sia una vera e propria organizzazione alle spalle, cioè in modo non prevedibile.
Questo resta - ad oggi - un punto di domanda che il nostro Stato, se tale, sarebbe chiamato a trasformare in un punto esclamativo! (MC)
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