Ma cos'è l'anarchia ?
Ma cos'è l'anarchia ?
La parola "anarchia" viene dal greco. An significa "non", "assenza di" o "mancanza di", più archos che significa "un regnante", "direttore", "capo", "persona al comando" o "autorità"."anarchia viene dalle parole greche significandocontrari all'autorità". (Petr Kropotkin - 1970, p.284) Mentre le parole greche, Anarchos ed anarchia sono spesso prese come "non avere nessun governo" o "essere senza governo", come possiamo vedere, il significato originale dell’anarchismo non era semplicemente "non governo"."An-archia" significa "senza regnante" o più generalmente "senza autorità", ed è in questo senso che gli anarchici hanno sempre usato la parola.
Per questo motivo, piuttosto che essere solamente contro lo stato o governo, l’anarchismo è prima di tutto un movimento contro la gerarchia. Chi di noi, non ha mai affermato; "regnava l’anarchia", per una situazione caotica o senza ordine?
Anarchia. Una parola bistrattata dai molti per le situazioni negative e disordinate. L’abuso di questa parola è stato uno degli stimoli per scrivere queste pagine.
L’anarchia è la dimora della semplicità, in contrapposizione alla società inguaiata, gerarchica e burocratica attuale (se creiamo tante complicazioni, a qualcuno gioverà!), e quindi desideravo scrivere un testo comprensibile, alla portata di tutti e cercare di comunicare anche con persone a "tabula rasa" in questa materia.
Non ho mai pensato di insegnare qualcosa, e non ho nessun’intenzione di "educare" qualcuno. Volevo solo dire la mia. Volevo spiegarmi e dichiararmi. Non credo che mai (e lo spero), grazie a questo scritto, qualcuno possa prendere la via dell’anarchismo. Però, non posso negare, che se servisse come "stimolo" a qualcuno per informarsi di più sull’argomento, sarei felice.La decisione starebbe poi a loro.
Vorrei molti compagni di viaggio, ma decideranno loro se scegliere di "salire a bordo".Per molti, l’anarchismo potrebbe sembrare un’idea stravagante e fantascientifica, ma se non apparisse così stravagante alla gente abituata alla società attuale, sarebbe già una realtà!!I "pazzi" e le loro idee hanno segnato la storia, mentre la "norma" non ha mai creato nulla.
Potrei anche essere accusato d’essere "incoerente" perché non vivo una "vita anarchica", ma anche se l’incoerenza mi circonda, non cerco scuse, ed accetterei questa critica, fino ad un certo punto.Però, l’incoerenza comincia dove inizia la predica, ed io non ho voglia di predicare a nessuno.Uno scritto, che uno può leggere liberamente, condividere o contestare, mi sembrava l’unico modo per affermare la mia individualità e il mio pensiero, senza farli pesare a nessuno.
Chi non vuole leggere, deve soltanto cliccare la X in alto a destra.
Da anni, politici strapagati, sopravalutati e rispettati mi raccontano perché dovrei votare per loro, senza mai raccontare nulla, dicendo le solite cose con diversi "condimenti".
Io volevo dichiarare perché non voto, aspettando sempre una motivazione seria del perché dovrei. Sento parlare di libertà, solidarietà, uguaglianza, fratellanza e moralità con una facilità estrema, senza mai vedere dove effettivamente sono collocati.L’anarchismo è in continua evoluzione, e sono pronto ad alterare qualche mio giudizio nel tempo, quando grazie all’esperienza e alla discussione costruttiva, crederò diversamente da ora.
Capisco benissimo che certi potrebbero snobbare uno scritto fatto da un non laureato e sicuramente non intellettuale. Gli scritti politici sono quasi tutti concepiti da filosofi, professori ed intellettuali, ma per la politica anarchica, deve essere diverso.
Deve essere diverso, perché ogni uomo deve cercare di sognare, pensare e crescere.Deve resistere, discutere e cercare di migliorasi.Migliorando se stesso, migliorerà la società.Migliorando la società, migliorerà se stesso. Non credo che la vita possa essere "disegnata" da intellettuali e poi "praticata" dalle masse.Credo che la vita debba venire dalle masse, perché tra le masse c’è la vita.
Potrei anche essere contestato per questo scritto, perché sono soltanto un "uomo comune". Ma se l’uomo comune non può concepire ed esprimere l’anarchia, come possiamo pretendere di farla? La realtà attuale vista dagli occhi dell’uomo di ieri, si chiama utopia.
E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile.Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo. Michail Bakunin Franco Beccari
Anarchia.
Associata dalla maggioranza degli individui, con il caos, il disordine e la violenza derivati dalla mancanza di un governo. Non meno negativa è l’immagine evocata dall’anarchico: un bombarolo, un nichilista, un violento, al meglio un sognatore ed utopista. Libertà, uguaglianza, solidarietà. Questi sono i valori ed i punti di riferimento del pensiero anarchico.
Tali valori principali sono anche l’aspirazione delle altre due grandi tradizioni di pensiero: liberalismo e socialismo.L’interpretazione anarchica è diversa, perché mentre per il socialismo il valore principale di riferimento è l’uguaglianza e per il liberalismo la libertà, per l’anarchismo tali valori sono inscindibili, e non possono che complementarsi. Non esiste libertà senza uguaglianza, né uguaglianza senza libertà. L’anarchia è l’ideale, la meta mai completamente raggiungibile della libertà e dell’uguaglianza.
L’anarchismo invece, costituisce l’insieme teorico-pratico della traduzione di questi valori.Come tale, fa da tramite dinamico fra la deduzione mutevole e relativa del presente e gli obiettivi universali del futuro. Usando l’anarchia come fine e l’anarchismo come mezzo, cercherò in queste pagine di gettare un po’ di luce su un pensiero spesso sconosciuto oppure interpretato male. La civiltà moderna ha di fronte tre potenziali catastrofi:

(1) il collasso sociale: un aumento radicale della povertà, sempre più senza tetto, criminalità, violenza, alienazione, alcolismo, tossicodipendenza, isolamento sociale, apatia politica, disumanizzazione, il deterioramento delle strutture d’aiuto reciproco ecc.

(2) la distruzione del delicato ecosistema del pianeta dal quale dipendono tutte le complesse forme di vita, e

(3) la proliferazione d’armi di vasta distruzione, in particolare armi nucleari.

Opinioni "ortodosse", incluse quelle di "esperti" costituzionali, dei mass media, e dei politici, generalmente trattano queste crisi separatamente, ognuna avendo cause diverse e quindi trattate su una base unica, isolata dalle altre due.

Ovviamente, quest’approccio "ortodosso" non funziona, visto che i problemi in questione peggiorano.

Se non si tratterà il problema con un approccio diverso, potremmo essere diretti al disastro; guerre catastrofiche, "armageddon" ecologico o collasso sociale.L’anarchismo offre una versione unificata e coerente per capire queste crisi, riconducendole ad una fonte comune. Questa fonte è il principio dell’autorità gerarchica, presente nelle istituzioni di tutte le società "civili", che siano capitaliste o comuniste. L’analisi anarchica quindi inizia dal fatto che tutte le nostre istituzioni hanno forma gerarchica, sono in pratica, organizzazioni che concentrano il potere in cima alla loro struttura piramidale, come corporazioni, burocrazie governative, eserciti, partiti politici, organizzazioni religiose ecc. L’analisi prosegue a dimostrare come le relazioni autoritarie connesse nella così gerarchica negatività condizionano l’individuo, la loro società, e cultura. Ma nessuno deve supporre che l’anarchismo sia soltanto una critica "negativa" e "distruttiva" della civiltà moderna.Principalmente, è una proposta per una società libera:
"il problema che affrontiamo oggi è, com’essere se stessi ma nello stesso momento in simbiosi con altri, e sentirsi uniti con tutti gli esseri umani, ma sempre mantenendo le proprie qualità caratteristiche."
(Emma Goldman - 1979, p.133-134)

In altre parole, come facciamo a creare una società nella quale la potenzialità d’ogni individuo è realizzata ma non alle spese degli altri?

Per ottenere questo, vedo una società nella quale, invece di essere controllata "dall’alto in basso", tramite strutture gerarchiche con potere centralizzato, la gestione dell’umanità sarà organizzata da individui oppure d’associazioni volontarie.Cercherò di descrivere delle proposte positive per una società organizzata "dal basso all’alto".

"come tutte le idee geniali, l’anarchismo è abbastanza semplice se ci pensi bene. Gli esseri umani sono al loro meglio quando vivono liberi dall’autorità, decidendo le cose tra loro piuttosto che ricevendo ordini."
(Cliffford Harper - 1987, p.7)

Grazie al loro desiderio di elevare l’individuale al massimo grado e quindi alla libertà sociale, gli anarchici desiderano smantellare tutte le istituzioni che reprimono gli esseri umani:
"comune a tutti gli anarchici è il desiderio di una società libera da tutte le istituzioni coercitive politiche e sociali, che ostacolano lo sviluppo di un’umanità libera".
(Rudolf Rocker - 1988, p.16)

Come vedremo, tali istituzioni sono gerarchiche, e la loro natura repressiva deriva direttamente dalla loro forma gerarchica.

L’anarchismo è una teoria politica e socioeconomica, ma non un’ideologia. La differenza è molto importante.

L’anarchismo è un insieme d’idee flessibili, in uno stato d’evoluzione continua e aperta a modificazioni alla luce di nuova informazione. Mentre cambia una società, cambia l’anarchismo.

Un’ideologia, in contrasto, è un insieme d’idee "fisse", credute dogmaticamente dalla gente, spesso ignorando la realtà, oppure "alterando" la realtà, per calzare perfettamente con l’ideologia, che è (per definizione) corretta. Queste idee "fisse" che sono la fonte della tirannia e contraddizione, portano a tentativi, spesso violenti, di fare stare tutti nelle "solite scarpe".

Questo avverrà indipendentemente dall’ideologia in questione, leninismo, liberalismo o qualunque altra ideologia. Avranno i soliti effetti; la distruzione dell’individuo nel nome di una dottrina, una dottrina che solitamente serve gli interessi della èlite regnante.

"fin ad ora, tutta la storia umana è stata soltanto una perpetua e sanguinante immolazione di milioni di povere anime nell’onore di qualche crudele astrazione- Dio, patria, potere dello stato, onore nazionale, diritti storici, diritti giuridici, libertà politica, benessere pubblico."
(Michail Bakunin - 1970, p.59)

Il dogma è statico e cadaverico nella sua rigidità, spesso il lavoro di qualche "profeta" morto, religioso o secolare, in cui i suoi seguaci erigono le loro idee in un idolo, immutabile come una pietra.
I miti e gli idoli non possono corrispondere alla loro fama, in quanto creata da altri.
Le ideologie sono la nemesi del pensiero critico e di conseguenza della libertà, fornendo un libro di regole e "risposte" che ci evita il peso di pensare per noi stessi.
Formulando questo scritto, non è la mia intenzione dare delle riposte "giuste" oppure scrivere un nuovo libro regolamentare. Questo scritto è un tentativo di stimolare la mente su un pensiero molto discusso, ma poco conosciuto realmente. Un tentativo di mettere in discussione molte delle nostre sicurezze e paure. Se stai cercando una nuova ideologia, questo scritto non fa per te:
"una persona è forte soltanto quando si regge sulla sua verità, quando parla ed agisce dalle sue convinzioni profonde. Poi, in qualunque situazione, saprà sempre cosa dire e cosa fare. Potrà cadere, ma non porterà vergogna su se stesso o la sua causa".
(Michail Bakunin citato da Albert Meltzer - 1996, p.2)
Quello che Bakunin descrive è la potenza del pensiero indipendente, cioè, la potenza della libertà.
Voglio precisare una cosa di questo scritto, che forse sarà quasi banale: questo scritto non è l’ultima parola sull’anarchismo.
Molti anarchici non saranno d’accordo con ciò che io scrivo, ma questo è ovvio quando si tratta di persone che pensano liberamente.
Perciò cerco di "disegnare" un’idea basilare dell’anarchismo, per poi "condirlo" con il mio libero pensiero.
Tengo a precisare, che io non ho "inventato" nulla in queste pagine, che sono soltanto un tentativo di proporre scritti di persone più preparate di me, dirigendo il lettore verso una lettura più ampia e profonda, grazie ai vari libri citati in questo scritto.
L’anarchia non è l’irrealizzabile, ma soltanto l’irrealizzato.
Libertà, uguaglianza, solidarietà.
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