E' tornata la "Legge mancia" una delle leggi che erano state "congelate" in attesa che qualcosa al Governo cambiasse in ordine di risorse economiche. Proprio quest'anno e forse anche in nuce alla crisi che ha colpito duramente anche le associazioni e gli enti, è stata rimessa a nuovo la legge che consente ai Parlamentari di indicare degli enti o delle associazioni meritevoli cui assegnare contributo "a pioggia" nei prossimi due anni a venire. Niente da dire in merito allo stato di bisogno di associazioni e soggetti coinvolti, tutti meritevoli.
In cifre parliamo di circa 600 soggetti a cui sono stati assegnati 100 milioni per l'anno in corso e 50 milioni per l'anno a venire. Allora è d'obbligo dire un paio di cose per non creare confusione: la vecchia Legge mancia, lo dice anche il nome, non è una legge che si occupa di grandi investimenti e di fondi miliardari, è più che altro una legge che consente a chi è stato eletto (da cui in linea teorica la autorevolezza in merito) di dare una valutazione e indicare secondo parere enti e soggetti meritevoli o bisognosi che hanno diritto "morale" a una sovvenzione. Parliamo di spiccioli.
Fino a qui tutto scorre: in linea teorica chi viene eletto ha la fiducia dell'elettore, quindi ha il consenso del suo territorio, quindi ha autorevolezza e libertà nello scegliere a chi assegnare il danaro in oggetto. Solo due sono le incongruenze di questa situazione che si è andata a creare nel 2011: l'assegnazione secondo tempi poco adatti (alla caduta del Governo) e la rivolta che sul territorio c'è stata in seguito a queste elargizioni.
Insomma, quello che stupisce non è l'esercizio di un diritto parlamentare, ma più che altro la sensazione che sia stata una ultima e quasi disperata si può dire, azione, prima del tracollo e della messa a parità del bilancio, con la ormai nota Legge di Stabilità, e insieme a questo la rivolta dei territori che, ad eccezion delle buone opere meritevoli indicate, sono rimasti doppiamente delusi da chi li rappresentava. Un esempio clamoroso? La rivolta veneta dei movimenti politici indipendentisti, che hanno loro stessi bocciato la Legge mancia, la cui definizione per il 2011 è stata in parte proposta da candidati a loro affini per idee politiche .. O almeno così dicono.