Le donne e la politica in Italia: quote rosa di facciata
La prima donna a far politica in Italia fu Tina Anselmi, che nel 1976 aprì la strada alle donne in politica: in seguito, le donne che si fecero notare, furono moltissime. Dal 1979 in poi una serie di personalità di sesso femminile riuscirono a farsi votare, sbaragliando i colleghi maschi.
Le donne che hanno avuto posti di rilievo al Governo furono 23: tra le più famose sicuramente Nilde Iotti, Rosa Russo Iervolino, ma perché no anche Annamaria Cancellieri e attualmente Laura Boldrini.
In Italia vige un certo rigore per cui le donne che occupano dei posti in politica sono la metà dei posti disponibili, ma questo non significa che gli incarichi siano importanti. Infatti l'80% dei posti di rilievo è occupato dai colleghi maschi, che non lasciano spazio nei ministeri che contano o comunque dove vi sono più soldi.
La Calabria e la Sardegna sono i luoghi in cui le donne hanno meno spazio, in politica, mentre Trentino, Lazio, Campania, sono i luoghi per la donna che vuole fare carriera.
In Europa le statistiche non sono molto più chiare, eccetto in Svezia, dove le donne superano la metà dei colleghi, Grecia, Lituania e Slovacchia, sono invece i luoghi dove la donna non arriva nemmeno alla soglia del 10%. Un fatto molto triste e che dice molte cose in merito alla parità dei sessi.