L’alluvione è l’esondazione (cioè la fuoriuscita dagli argini) di un corso d’acqua con conseguente allagamento dei terreni circostanti. Le alluvioni costituiscono un serio pericolo perché possono danneggiare abitazioni, industrie e terreni agricoli e minacciare la vita degli uomini e degli animali. La causa scatenante delle alluvioni è il verificarsi di piogge molto abbondanti e intense. Tuttavia sono le attività umane che contribuiscono più di ogni altra cosa ad aumentare il rischio di alluvioni. Sottrarre spazio all’alveo dei fiumi, diboscando le aree limitrofe alle sponde, per costruire edifici a ridosso degli argini o persino nella parte asciutta del letto di un fiume, oppure utilizzare i terreni per l’agricoltura intensiva: sono tutte azioni che aumentano notevolmente i rischi di alluvione.
Le piante infatti svolgono un ruolo molto importante nella prevenzione delle esondazioni di un fiume: rendono più stabili i terreni delle sponde, equilibrano il bilancio idrologico del suolo e riducono la velocità di scorrimento dell’acqua. Al contrario, se il letto di un corso d’acqua viene ristretto, la velocità della corrente e quindi la sua potenza distruttiva, in caso di piena, aumenta.
Le perturbazioni catastrofiche sono causate da disastri naturali, come terremoti, frane e alluvioni, e da eventi di origine antropica, come incendi e intensa cementificazione.