Si chiude il sipario oggi sul Festival dell'Economia della città di Trento, una occasione di inconrto e di studi su temi di rilevanza nazionale e internazionale, che è arrivato alla sua settima edizione.
Il Festival è stato quest'anno anche evento politico, grazie alla presenza dei ministri Elsa Fornero, al Lavoro e alle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità e Corrado Passera allo Sviluppo Economico e Infrastrutture.
Per chi vive nella città del festival o per chi sceglie di arrivare fino a Trento per seguire direttamente i lavori per conto di aziende, amministrazioni o come persona, l'atmosfera che ne respira è decisamente una forte spinta per accrescere la propria partecipazione alla realtà economica e sociale contemporanea.
Una città che oramai è abituata a vivere eventi di grande spessore culturale, pronta ad accogliere partecipanti da ogni nazione, organizzata per offrire una grande ospitalità sia logistica che appunto culturale e sociale. I partecipanti del festival si trovano immersi in un contesto propositivo, che offre opportunità di conoscenza e di studio molto varie e complete.
Quest'anno per la prima volta, oltre alla cultura, ci sono stati dei momenti di tensione che hanno riguardato specialmente il tema delicato del lavoro e della sicurezza sociale, tensione che si ricollega alla situazione nazionale critica che il paese attraversa, e che trova spazio tra giovani e lavoratori, portavoce del malcontento e delle difficoltà sociali.
Tuttavia anche questa edizione del Festival dell'Economia porta con sé una mole di materiali di studio e di ricerca eccezionale, che si ottiene dalla sintesi delle Lectio Magistralis e dei Seminari di Studio che restano comunque il perno su cui il festival si concentra per una attenta analisi della situazione socio-economica del mondo, in particolare dell'Italia, con un livello molto alto e particolarmente di interesse pubblico.
E' così che in soli tre giorni la attenzione dei media e della società torna su temi come “I cicli di vita e i rapporti tra generazioni” titolo della edizione di quest'anno, che ha toccato sia giovani che meno giovani, concentrandosi particolarmente sul lavoro, la pensionabilità, il welfare, l'impresa, il precariato e la sicurezza sociale. E' ormai chiaro a tutti che il principale problema dell'Italia, oltre alla crisi economica, è il futuro delle giovani generazioni, a cui servono risposte immediate in tema di lavoro e garanzie per il loro percorso professionale, cose che attualmente, nonostante l'impegno dimostrato dai convenuti al festival, non possono essere garantite.