In questi giorni va di moda la "doccia fredda" di solidarietà, destinata per la raccolta dei fondi in favore delle associazioni che si occupano di ricerca medica e di servizi per i malati di SLA. In Italia nel 1983 è nata AISLA, un'associazione che fa servizio per i malati e che si occupa anche di formazione, e promozione di raccolte fondi per la ricerca medico scientifica.
La campagna virale che è partita a livello internazionale è quella di #IceBucketChallenge, un secchio di acqua fredda in testa per sentire la mancanza di respiro che si ha dopo la doccia, una sensazione terribile: «La sfida invita le persone a farsi una doccia con un secchio di acqua ghiacciata con un video, a postare quel video sui social media, poi a nominare qualcuno e sfidarlo a fare lo stesso, per far crescere l'interesse nei confronti della SLA. Le persone possono accettare la sfida o fare una donazione a un'associzione che sostiene la lotta contro la SLA a loro scelta, o fare entrambe le cose» hanno spiegato gli organizzatori.

La raccolta fondi, se sarà appaiata almeno a un terzo delle persone che hanno aderito al Flash Mob sarà enorme, stiamo attendendo i risultati finali. L'associazione AISLA sul suo sito presenta anche i numeri di conto corrente dove effettuare le donazioni, che sono riassunti in questo IBAN: BANCO POPOLARE c/c intestato: A.I.S.L.A. Onlus IT 04 V 05034 10100 000000001065.

AISLA aiuta i pazienti malati di SLA e i suoi famigliari, poiché ha sedi in tutto il territorio nazionale e lavora in collaborazione con la Sanità. Offre assistenza con sostegno psicologico individuale e di gruppo principalmente attraverso strutture dedicate (il Centro Nemo presso l’Ospedale Niguarda di Milano, il Centro di riabilitazione muscolare dell'Ospedale La Colletta ad Arenzano, il Centro per le Malattie Neuromuscolari dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti” di Ancona in collaborazione con la Fondazione Paladini).

Esistono poi i Gruppi di Mutuo Aiuto e le attività di informazione e di ricerca medica, nonché di formazione. Una questione però in merito resta aperta, poiché AISLA pur avendo dichiarato recentemente attraverso il suo presidente Mario Melazzini, in Senato a metà gennaio scorso, che la ricerca con sperimentazione animale sarà ridotta, ammette al momento i test scientifici sugli animali, una questione che ha fatto da deterrente per la partecipazione a parecchie persone che sono contrarie a questo.