Che cosa accade, esattamente, nella mente di una persona, quando incontra qualcuno per la prima volta? Che cosa nota? A cosa pensa?
Partiamo da un esempio: siete dal vostro medico di base, seduti nella sala di attesa, sperando che presto, molto presto, possa ricevervi. Una donna entra in sala e si siede vicino a voi. E’ sorridente, chiacchierona, vi guarda amichevolmente e, mentre prende in mano un giornale, sorridendovi, comincia a parlare con voi, raccontandovi un episodio della sua vita. Trovate la sua presenza piacevole, è veramente divertente.
Cosa è successo in realtà? Partendo da una brevissima interazione, vi siete fatti una idea abbastanza precisa di chi avevate di fronte. Una valutazione tale da permettervi di decidere se potenzialmente avreste o meno rivisto volentieri quella donna.
Durante una prima impressione, gli altri vedono soltanto un piccolo campione di ciò che voi siete in realtà, una percentuale minima della vostra vita. Ma questo per loro rappresenta una conoscenza al cento per cento.
Ripensate per un attimo alla donna che avete incontrato in sala di attesa. La sua presenza gradevole vi ha fatto supporre che “sempre” in qualsiasi condizione, lei possa comportarsi in modo piacevole. Ma è questo possibile secondo voi? O semplicemente è quello che voi volete credere? In altre parole, siamo più portati a credere che le prime cose che veniamo a sapere corrispondono a verità.
Se, al contrario, la donna in questione vi avesse ignorato, o addirittura si fosse comportata in modo sgradevole, sarebbe stato molto più difficile per lei recuperare punti a i vostri occhi. Perché? Perché una informazione iniziale negativa ha sempre un peso peggiore di una positiva e, inoltre, occorrono diversi atteggiamenti positivi per superare l’impatto di un comportamento iniziale negativo.
Conclusioni:
La prima impressione funge sempre da filtro. Qui di seguito vi elenco una linea guida di come gli altri vi percepiscono al primo incontro:
1. Assimilano le informazioni iniziali attraverso il vostro corpo, la vostra voce, il vostro atteggiamento.
2. Da questo momento in poi, ricavano una loro “personale impressione” sul vostro modo di essere e su quello che si aspettano da voi in futuro.
3. Questo è il filtro o la lente di ingrandimento attraverso cui vi osserveranno e nel futuro cercheranno sempre conferme alla loro prima opinione. Difficilmente amiamo dire: “mi sono sbagliato, sembravi diversa/o quando ti ho incontrata/o la prima volta!”
4. Quindi il consiglio che mi sento di darvi è : sorridete sempre! Il vostro calore non passerà mai inosservato!