Purtroppo, spesso, troppi ciarlatani hanno approfittato del titolo di maghi fingendo false pratiche che non riscontravano affatto con la vera magia.
Ogni Religione ha conosciuto questa sorta di “arte” mistica , l'ha praticata e continua ancora oggi.
La stessa religione cristiana ad esempio, non si sottrae a questa regola ammettendo così l'esorcismo ed istruendo gli esorcisti a liberare i " posseduti" dalle malvagità dello spirito tentatore.
L'esorcismo richiede rituali che hanno la mansione di causare un'azione sulle energie psichiche e sul mondo astrale. Per il ritmo e per le formule, il rituale corrisponde ad un incantesimo: comporta una formula destinata a proteggere e purificare una persona da un'interferenza attribuita a un'entità, a un'intelligenza extra -sensoriale o ad una volontà che agisce per risonanza. Cacciare gli spiriti nefasti è stata una pratica diffusa.
In Tibet lama, sciamani, preti si servono di rituali atti a sottomettere i "Demoni" alla volontà loro !
Oggi la magia può mutare addirittura in scienza. Questa “nuova cognizione” che tende a riporre equilibrio nei diversi involucri fisici, eterici ed astrali, potrebbe essere definita Magia bianca, in quanto opera per fini benefici ed è assolutamente opposta alla magia nera, che opera con intenti diabolici.
Bianca o nera, l'azione magica ha basi ritmiche, vi è infatti alla base, una vibrazione modulata che induce, secondo i casi, ad una risonanza benefica o malefica. Molti sono maghi inconsci che non sanno di esserle tale;altri cercano di carpire il potere dell'adepto ed usufruirne.
L'esperto in magia nera possiede tutte le conoscenze della “vittima” caduta nelle sue mani, è abile e preparato, cerca di imporre il proprio ascendente in forma poco spettacolare per agire nell'ombra. Tale volontà devastatrice, per sostenere la propria potenza materiale, tende a distruggere i valori basilari ai quali l'uomo deve far riferimento se non vuole violare le leggi della vita. Questa distruzione fa paura. Tale paura stimola la violenza.
L' "Alta Magia" si pone all'opposto Di questa grave violenza, penetrando all'esterno e all'interno delle cose, scoprire la radice, fino a penetrare nel “nocciolo” dei fenomeni.