L'uomo del Similaun soffriva di mal di schiena
Il mal di schiena ha delle origini preistoriche, lo sapevate? Secondo ritrovamenti preistorici, infatti, l'essere umano soffre di questa patologia comune dal momento preciso in cui l'homo erectus ha cominciato a deambulare in piedi.
Il rachide, prima della deambulazione in piedi, non era caricato così tanto e la deambulazione a quattro zampe, diciamo, sarebbe molto più adatta all'uomo.
E' probabile che con i millenni a venire il mal di schiena scompaia, se l'uomo saprà adattarsi al proprio corpo, ma dal periodo preistorico in poi sulle grotte si sono rivenute delle tracce di disegni che spiegano come si fa a curare il dolore.
Addirittura l'uomo dei ghiacci, Oetzi, risalente al 3.300 avanti Cristo, riporta dei segni sulla lombare che attestano la presenza di una patologia, l'artrite, estesa alle anche e alle ginocchia.
Tutto il suo corpo è comparso da segni che sono stati definiti tatuaggi, che però sono collegati a zone esposte al dolore, cioè sulle zone in cui i dolori articolari erano trattati con terapie ancestrali, questo a dimostrazione del fatto che anche in epoca preistorica il problema del dolore era sotteso a trattamenti medici e medicamentosi, che sono arrivati fino a noi nonostante siano passati circa 5.300 anni.
La stessa tecnica di trattamento terapeutico è stata rivenuta nell'antica Cina (MC).