Son certa che in questi mesi molte di noi ci siamo trovate di fronte alla Campagna di NOPPAW, una campagna che è destinata a fare molta strada, per ripercorrere un gioco di parole: la stessa strada che ogni giorno, dal lunedì alla domenica, le donne africane devono percorrere a piedi per andare a prendere l'acqua, per recarsi a comprare e a vendere al mercato, per cercare cibo e medicinali per i suoi figli.

Non si tratta di fantasia o delle solite parole per fare leva sulla coscienza collettiva. A raccontare come si fa a vivere in certe zone povere dell'Africa sono proprio i volontari, che personalmente vanno a vedere con occhi la situazione nei villaggi e raccontano come la donna sia sempre quella che lavora di più, in certi casi rendendosi indispensabile anche per l'uomo, non solo per i figli e per la casa.

Da questo punto di vista è cominciata la grande avventura di NOPPAW, la Campagna per la assegnazione del Premio Nobel per la Pace Collettivo alla donna africana, che sta facendo il giro del mondo e che sta raccogliendo innumerevoli successi ovunque e consensi plebiscitari.

Non è ancora certo che il NOPPAW sarà accettato, per questo è importante cercare di fare qualcosa, se si è d'accordo, perché questo sogno diventi una realtà. Il sito per andare a votare all'appello è http://www.noppaw.org disponibile con APPELLO completo in lingua italiana. C'è tempo fino al 30 settembre per aderire all'appello firmando on line.