Il video che si decanta essere stato girato oltre le sponde del Mare Mediterraneo in Libia, in realtà non sembrerebbe essere stato girato lì, ma in tutt'altra sede. A dare la notizia, pochi minuti fa, fonti di tecnologia militare che avrebbero anche individuato precisamente, grazie ai rinvenimenti dei reperti fotografici, il luogo esatto dell'esecuzione dei prigionieri copti egiziani, a cui sarebbe stata mozzata la testa in riva al mare, per mescolare il sangue cristiano con quello islamico del terrorista di Al Quaeda. Secondo questa fonte dall'analisi delle immagini del video "è stato individuato l'esatto luogo dove è stata girata la scena della decapitazione". Si tratterebbe di "un punto della spiaggia che dista 7 chilometri a ovest da Sirte", città caduta la propria settimana sotto il pieno controllo degli uomini del 'Califfo' Abu Bakr al Baghdadi, dunque non esattamente dove sarebbero stati mirati i bombardamenti egiziani.
Una seconda notizia, però che accompagna questa, piuttosto attendibile, riguarda le persone che sono state identificate come boia della spedizione punitiva. Una notizia molto meno attendibile che parla di una donna tra le file degli esecutori. Tra le diverse foto diffuse dalla polizia islamica dell'ISIS, in alcuni casi, si è avuta l'impressione che vi fossero anche delle donne.
Anche in questo caso si discute della possibile presenza di una donna. Un fatto che, però, alla luce dei dettami per la donna, dedicata alla casa, ai figli e al marito dalla tenera età, sembra strano e poco attendibile. Tuttavia nel pur vasto dubbio, diamo notizia anche di questa probabile presenza tra i combattenti, forse emuli, simpatizzanti o foreign fighters? Come suggeriscono gli interpreti, infatti, la madrelingua del video, non sembrerebbe essere siriana o iraquena, ma inglese.