In un passato non troppo remoto c’era chi si occupava di musica, chi invece giocava con le immagini statiche ed in movimento e chi, con la sua brava penna, scriveva i testi.
Esisteva l’artista che sapeva suonare e cantare, esistevano i bravi registi ed esistevano gli scrittori…
…Naturalmente, e molto fortunatamente, anche oggi i lavori delle distinte inclinazioni dei singoli rimangono pensati e creati separatamente, a tutto vantaggio della buona qualità finale di ogni fatica. Ma è nell’ambito della nuova editoria, dell’editoria al servizio del novello universo dell’informatica che incontriamo l’innovazione.
E la novità riguarda proprio il modo di coordinare e governare insieme le diverse opere dell’ingegno.
Prima dell’avvento della multimedialità, in ambito editoriale si distinguevano i generi: i libri ed i testi scritti, le immagini statiche e le pellicole cinematografiche, l’audio e la musica.
E’ cosa incredibile come con l’ausilio delle nuove tecnologie informatiche in un arco di tempo così straordinariamente breve si sia riusciti a fondere insieme tutte queste chiamiamole “attività” .
Le pagine che ogni giorno ci troviamo virtualmente a “sfogliare” quando apriamo un cd-rom o un dvd oppure quando navighiamo in Internet contengono in sé infatti testi scritti, immagini, video e naturalmente musica o ad ogni modo un commento audio.
Ed ancora, qualsiasi testo può essere scritto, visto e ascoltato allo stesso tempo.
Quella che si sviluppa ai nostri giorni potremmo quasi dirla una insolita forma di artigianato. E gli artigiani di oggi sono le persone che si preoccupano di mettere insieme e disporre in maniera ordinata le innumerevoli sfaccettature di mondi fino a poco tempo fa separati.
Ed ecco dunque che sono diventati di uso comune alcuni termini e vocaboli recentissimi quali multimediale e multimedialità divenuti necessari per distinguere tutte quelle attività in cui sono coinvolte più dimensioni sensitive nello stesso tempo: nel mondo dell’editoria del multimedia si legge, si guarda, si ascolta, si interagisce…